Camorra a Scampia, il clan Licciardi all’assalto del feudo degli Abbinante

La cosca del rione Monterosa allontanata dalla storica roccaforte: concesse solo due piccole piazze di spaccio per non chiudere ‘cassa'. Gli inquirenti: l’Alleanza di Secondigliano avanza dopo 37 arresti dei rivali. Si riaccende la faida nei rioni popolari. Massima allerta della Procura.

Maria Licciardi e Francesco Abbinante
Maria Licciardi e Francesco Abbinante

Alta tensione nel quartiere Scampia. I Licciardi spodestano gli Abbinante dal rione Monterosa. E’ cambiato tutto in pochi giorni, racconta un investigatore esperto. E’ sempre così, quando le inchieste smantellano le ‘paranze’. I rivali rivendicano spazio. Trentasette arresti hanno disarticolato i quadri degli Abbinante. La cosca del rione Monterosa deve fare un passo indietro.

I Licciardi entrano a Scampia dopo il maxi blitz. L’Alleanza di Secondigliano aveva già colonnelli insediati nelle palazzine in via Monterosa, pronti a fare un passo avanti. Ora hanno sostituito i boss degli Abbinante, ma hanno usato la regola d’oro della finta alleanza: hanno lasciato loro due piazze di droga minori, per non ‘chiudere cassa’. Come dire: non vi lasciamo sul lastrico. Di contro voi accettate la nostra presenza e il cambio della guardia. Va detto che l’Alleanza quasi non ha rivali nell’area nord, se non gli Scissionisti. Ora il Monterosa è dei Licciardi e dei ‘secondiglianesi’.

Il gruppo, un tempo guidato da Maria Licciardi, è entrato a Scampia. Lo ha fatto da un avamposto-chiave nel quartiere: il rione Don Guanella. Qui c’è uno dei presidi principali della cosca della Masseria Cardone. Lo sanno bene le forze dell’ordine. Perché proprio qui c’è stata tensione di recente, perché il sottogruppo del Don Guanella era diventato quasi autonomo, tanto da mandare in fibrillazione i vertici dei Licciardi. Tutto doveva tornare nelle mani della catena di comando. E in fretta. Nessuno sa come sia andata a finire. Probabile che le cose siano state sistemate, seduti intorno a un tavolo. Meglio che farsi la guerra. Ma torniamo al rione Monterosa.
Qui ci sono almeno tre importanti piazze di droga, che fanno gola a tutti. Da sempre. Una è proprio di fronte alle palazzine del Monterosa (dove tre giorni fa un 15enne si è schiantato con la minicar, inseguito da una pattuglia. E’ una zona ‘calda’ sorvegliata h-24 dalla polizia). Un’altra è di fronte ai giardinetti. La terza poco più avanti. Si vendono solo hashish e marijuana.
Gli Abbinante furono già cacciati due anni fa dal rione Monterosa. Trovarono rifugio al Lotto G. Poi rientrarono nelle palazzine. Ora la storia si ripete. Il sette novembre il maxi blitz con decine di arresti ha stravolto i rapporti di forza. Tra i fermati, Francesco Abbinante, Andrea Arpino, Luigi Basile e Francesco Bartolo. Gli inquirenti hanno documentato l’attività degli Abbinante a Scampia e, in particolare, nelle roccaforti del rione Monterosa, Ises e zona della ‘33’.

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