MILANO – Barcellona sull’orlo di una crisi di nervi. Il licenziamento di Valverde sta avendo un effetto domino che lascia strascichi profondi nel club al punto da mettere in serie pericolo anche sodalizi storici. Con il rischio di accelerare possibili divorzi clamorosi come quello di Leo Messi. L’avvicendamento sulla panchina blaugrana è stata commentata con scarsa diplomazia dal direttore sportivo Eric Abidal. Che ha accusato i giocatori di scarsa professionalità. Rivelando che all’origine della cacciata di Valverde c’erano le continue rimostranze dei calciatori negli spogliatoi (“Non erano soddisfatti nè lavoravano sodo e c’era anche un problema di comunicazione interna” con il vecchio allenatore).
Parole che hanno scatenato l’ira di Messi sui social (“Non mi piace si parli pubblicamente di ciò che avviene negli spogliatoi”, è stato il sfogo su Instagram). E provocato l’intervento immediato del presidente Josep Maria Bartomeu che oggi ha contattato Abidal e lo stesso Messi per un chiarimento incrociato. Dalla Spagna riferiscono che il ds, ex giocatore simbolo del Barcellona, ha le ore contate. E che il licenziamento appare come l’unica strada per cercare di recuperare una situazione che appare di difficile soluzione e rischia di sfuggire di mano vista anche la dura presa di posizione della Pulce.
In ballo c’è proprio il destino di Messi che può liberarsi, gratuitamente, ogni estate, grazie ad una clausola del suo contratto che prevede, tra i vari punti, quella di comunicare al club con un mese di preavviso, come un impiegato qualsiasi, il suo addio al Barca e la sua nuova destinazione. Il contratto di Messi scade nel 2021 e per ora il campione argentino non ha mai formalmente preso in considerazione l’idea di lasciare la Catalogna. Ma gli scenari, alla luce di questo scontro con Abidal, potrebbero cambiare in fretta.
(LaPresse)
