MILANO – “Considerato quanto sta emergendo a mezzo stampa, circa i rapporti tra il presidente del Consiglio e alcuni soggetti legati all’istituto di credito oggetto del provvedimento, si può ipotizzare per il capo del governo italiano un conflitto di interessi nell’esercizio della sua delicata funzione? È quanto chiede il deputato del Partito democratico, Michele Anzaldi, in una lettera inviata al presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, pubblicata sulla pagina Facebook del parlamentare. “Nel tardo pomeriggio del 7 gennaio è stata annunciata la convocazione per le ore 21 dello stesso giorno del Consiglio dei ministri.
il comunicato
‘Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi, lunedì 7 gennaio 2019, alle ore 21.33 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del presidente, Giuseppe Conte. Segretario il sottosegretario alla Presidenza, Giancarlo Giorgetti. Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giuseppe Conte e del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti su Banca Carige Spa-Cassa di risparmio di Genova e Imperia e a tutela della clientela e dei risparmiatori’. Da notizie riportate anche dalla stampa si apprende che il premier Conte è stato socio dell’avvocato, Guido Alpa, a lungo consigliere di Carige e della sua Fondazione. Inoltre è stato consulente del finanziere Raffaele Mincione, banchiere azionista dell’istituto di credito oggetto del provvedimento. È l’incipit stesso del comunicato ufficiale di Palazzo Chigi a porre un legittimo sospetto. Poiché ‘sotto la presidenza’ e ‘su proposta del presidente’ evidenziano un potenziale conflitto di interesse”, conclude.
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