Femminicidio, dati in calo. Ma c’è molta propaganda

Rosa Criscuolo

Il sospetto è che tutta questa campagna mediatica serva per la costruzione di carriere politiche e a raccogliere facile consenso ingigantendo. Se i politici parlano di femminicidio e aumento della violenza di genere e i fatti dicono il contrario o i politici fanno propaganda o anche i fatti sono sessisti. L’Italia è il paese dove le donne corrono il minor rischio di essere uccise. I dati analizzati provengono dai data base del ministro dell’Interno, il sistema  di indagine Sdi e il database dedicato agli omicidi della direzione centrale della polizia criminale. Nel 2017 i livelli di mortalità per omicidio volontario hanno segnato una diminuzione. Si  sono verificati 123 omicidi di donne corrispondenti ad un tasso di 0,40 omicidi per 100 mila abitanti . Gli uomini continuano ad essere le vittime principali. Per le donne il valore medio annuo a livello nazionale è praticamente identico nei primi due trienni considerati 0,53 e 0,52 omicidi per 100 mila donne e scende a 0,43 nel periodo 2015/2017. La Campania è caratterizzata dal tasso di omicidio pari allo 0,62 per 100 mila donne. Nel 2017 è diminuito il tasso di donne uccise dalla categoria di omicidi da partner e da sconosciuto. Il tasso degli omicidi da partner ed ex è sceso sotto lo 0,20 per 100 mila donne raggiungendo lo 0,17, quasi dimezzato rispetto al picco dello 0,30 del 2006. Tra le vittime di omicidio le donne sono circa un terzo e tra le vittime straniere la percentuale è più elevata e raggiunge il 40,7%.

Rosa Criscuolo*

Tesoriere dell’associazione radicale ‘Per la grande Napoli’

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