Carinaro, concussione: sindaco e assessore indagati

Carinaro, concussione: indagati sindaco e assessore
Carinaro, concussione: indagati sindaco e assessore

CARINARO – La nomina del responsabile dell’area Lavori pubblici, lo stop alla convenzione con Succivo per la gestione in forma associata del servizio di segreteria comunale e una lettera anonima: sono i tre temi dell’indagine, coordinata dal pubblico ministero Manuela Massimo Esposito, che ha coinvolto il sindaco Nicola Affinito, l’assessore Nicola Mauro Barbato e l’ingegnere Daniele Vetere di San Marco de’ Cavoti. Ad innescare l’attività investigativa della Procura di Napoli Nord sono state le denunce fatte da Carlo Della Peruta, ex segretario dell’Ente e per gli inquirenti persona offesa.

Secondo gli inquirenti, Vetere avrebbe commesso il reato di abuso d’ufficio: mentre era in servizio, per 18 ore settimanali, come capo del settore Lavori pubblici a Carinaro, e per altrettante ore a Montecalvo Irpino, avrebbe continuato a esercitare la libera professione di ingegnere in violazione del testo unico degli impiegati civili. Questa condotta avrebbe procurato a Vetere un ingiusto vantaggio patrimoniale costituito dai proventi dell’attività privata, non versando i relativi compensi al fondo previsto. 

L’incompatibilità segnalata da Della Peruta è stata pure oggetto di dibattito politico nel consiglio comunale, in cui venne votato, dalla maggioranza, lo stop all’accordo con Succivo per il servizio di segreteria.

Anche Affinito è indagato per il reato di abuso d’ufficio. La Procura ritiene che il sindaco avrebbe procurato intenzionalmente a Vetere (ora non più in servizio a Carinaro) un ingiusto vantaggio patrimoniale permettendogli di rimanere in servizio presso l’Ente senza rimuovere la situazione di incompatibilità. 

Il primo cittadino risponde, inoltre, di concussione in concorso con l’assessore Nicola Mauro Barbato. Il 18 luglio scorso, i due, ipotizza il pubblico ministero Esposito, dopo aver carpito una foto del segretario Carlo Della Peruta mentre era nel suo ufficio a colloquiare con una ex Lsu del Comune, gli avrebbero fatto recapitare una lettera anonima con all’interno quella foto e un biglietto recante la scritta ‘Attenzione al marito’. Con questa azione, ricostruisce l’accusa, avrebbero cercato di costringere il funzionario a lasciare Vetere in servizio, nonostante l’incompatibilità.

Affinito è sotto inchiesta pure per l’ipotesi di falso. La Procura ritiene che abbia redatto la delibera avente oggetto il recesso della convenzione con Succivo per il servizio di segreteria comunale, recante la firma digitale del segretario generale, che, invece, non avrebbe mai apposto. Questa delibera avrebbe presentato, inoltre, contenuti discordanti rispetto al verbale dell’assemblea e indicava l’assenza dei consiglieri Marianna Dell’Aprovitola e Paolo Sepe quando invece erano entrambi presenti.

A fare da contorno a questa vicenda c’è un rapporto amministrativo non idilliaco tra Affinito e il segretario Della Peruta. Ci sarebbero state incomprensioni (che avrebbero riguardato, stando a quanto trapela dagli ambienti comunali, anche altri funzionari dell’Ente) culminate con la scelta del primo cittadino e della sua maggioranza di firmare lo stop alla convenzione.

I tre indagati sono da ritenere innocenti fino a una eventuale sentenza di condanna irrevocabile. Nei prossimi giorni, il pubblico ministero valuterà se avanzare o meno la richiesta di rinvio a giudizio. Ma prima di prendere tale decisione, ascolterà la versione degli indagati, logicamente di chi ha intenzione di sottoporsi a interrogatorio. Nicola Affinito, a cui è stato notificato l’avviso di conclusione dell’inchiesta circa due settimane fa, si è mostrato tranquillo ed è pronto a dire la sua: “Confido nella giustizia e nei magistrati. Chiederò di essere interrogato perché la Procura finora ha raccolto la versione solo di chi ha denunciato. Ma – ha riferito a Cronache il primo cittadino, difeso dall’avvocato Alfonso Quarto – ci sono fatti che non sono stati detti e fornite circostanze che ritengo non vere. La Procura apprenderà informazioni che non le sono state raccontate e che sono fondamentali per tracciare il quadro reale di questa vicenda”.

© RIP

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