Piscitelli: “Centrodestra inesistente in Regione”

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Piscitelli: "Centrodestra inesistente in Regione"

NAPOLI – L’opposizione di centrodestra in consiglio regionale semplicemente non esiste. E sull’aeroporto civile di Grazzanise la situazione sembra essersi sbloccata. Lo dichiara a “Cronache” il consigliere di Fratelli d’Italia Alfonso Piscitelli

Nel centrodestra in Regione quali sono i rapporti?

In Regione non esiste opposizione. Ho mandato anche messaggi a Stefano Caldoro, così come ad altri. Gli ho ricordato che è stato uno dei nostri candidati  e chiesto di farmi capire quando abbia riunito anche una sola volta tutti i consiglieri di minoranza. L’ho contattato di nuovo ieri (mercoledì scorso per chi legge, ndr) perché avremmo potuto dire la nostra sulle nomine dei garanti, ma anche in quel caso non c’è stata alcuna riunione. Caldoro politicamente è una persona intelligente, per cui mi chiedo  come sia possibile un’assenza simile.

Nei giorni scorsi lei ha incontrato il ministro della Difesa Guido Crosetto insieme al sindaco di Grazzanise Enrico Petrella: l’apertura mostrata dall’esponente del governo sull’uso civile dell’aeroporto di Grazzanise sarà risolutiva?

I Comuni circostanti hanno già dato la destinazione d’uso ai terreni circostanti per  realizzare un’altra pista. La difficoltà è sempre stata la contrarietà dei militari all’uso civile. Durante l’incontro, in mia presenza il ministro Crosetto ha chiamato un generale dell’Aeronautica suo collaboratore ed è emerso che non c’è problema per l’uso civile, come già avviene, del resto, a Pratica di Mare. Va preparato uno studio di fattibilità e presentata una richiesta insieme alle associazioni di categoria. 

Adesso state lavorando al progetto?

Con le società di settore stiamo vedendo quali potenzialità abbia l’utilizzo civile, anche nella propspettiva di una futura apertura al traffico passeggeri. 

Grazzanise si può considerare una delle promesse non mantenute della Regione, ma ce ne sono anche altre…

Abbiamo scelto Fratelli d’Italia in tempi non sospetti, quando nessuno ci credeva: ho abbandonato De Luca perché le promesse che il governatore veniva a fare sul territorio sono state totalmente disattese. Si pensi al collettore caudino: il governatore si è impegnato sostenendo che c’erano  a disposizione 12 milioni di euro, ma non se ne è fatto nulla. Nel 2018 abbiamo fatto una passerella al Policlinico, De Luca ha promesso che nel 2019 sarebbero iniziate le attività didattiche: zero. Alla fine ho dovuto fare i conti con la realtà. Lui dava per scontato che io non mi sarei mai alzato per andarmene. 

Altro tema caldo è l’emergenza brucellosi bufalina. 

Abbiamo raccolto 15 firme fra i consiglieri – alcuni anche di maggioranza – per chiedere di istituire una commissione di inchiesta, ma ancora non ce lo hanno consentito. 

Fratelli d’Italia adesso ha il vento in poppa, ma non ha una classe dirigente. C’è difficoltà a trovare candidati su cui puntare per le Europee?

Quel che dice sulla classe dirigente è vero, ma diamo il tempo a un partito che nel giro di un anno è passato dal 5% al 30%. Per governare nei gangli degli enti pubblici, inevitabilmente si sconta un periodo di adattamento.

Fdi ha da poco chiuso il tesseramento: qual è il prossimo passo?

Aspettiamo i congressi entro Natale. Se i numeri hanno un senso, le iscrizioni che ho raccolto rappresentano il 30% in provincia di Caserta. Sono andato a Roma, ho consegnato le mie tessere e ho detto “fatene quello che volete”. 

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