Caso Pantani, terza inchiesta sulla morte: ipotesi omicidio a carico di ignoti

Dopo la segnalazione da parte della commissione parlamentare antimafia, a seguito di alcune dichiarazioni per cui Marco Pantani, trovato morto il 14 febbraio 2004, nel residence Le Rose di Rimini, sarebbe stato ucciso, la procura della città romagnola ha iscritto un nuovo procedimento, a carico di ignoti, per ipotesi di omicidio.

RIMINI – Dopo la segnalazione da parte della commissione parlamentare antimafia, a seguito di alcune dichiarazioni per cui Marco Pantani, trovato morto il 14 febbraio 2004, nel residence Le Rose di Rimini, sarebbe stato ucciso, la procura della città romagnola ha iscritto un nuovo procedimento, a carico di ignoti, per ipotesi di omicidio. Lo conferma anche l’avvocato dei familiari del ‘Pirata’, Fiorenzo Alessi, specificando che l’avvio di questa indagine risalirebbe al 2019. “Ci saranno stati accertamenti e verifiche che, immagino, proseguiranno anche sulla base di quello che Tonina Belletti (la madre di Pantani, ndr) ha dichiarato, anche perché in più di due ore di testimonianza non credo si sia parlato solo di sentimenti o del dolore di una madre che non finisce mai, ma si sarà parlato anche di elementi procedurali – ha detto, a LaPresse, il legale -. La commissione parlamentare antimafia non ha fatto altro che fare il proprio lavoro, cioè trasmettere gli esiti di queste audizioni alla procura di Rimini, invitandola a valutare il da farsi”. Come ricostruito dall’avvocato dei familiari, una delle persone ascoltate dalla commissione, che faceva parte del contesto Pantani, aveva fatto dichiarazioni dicendo che, secondo la sua opinione, il campione di ciclismo “era stato ucciso”, mentre altri avevano fornito affermazioni “abbastanza contraddittorie” sulle quali indagare.

L’ipotesi su cui l’autorità sta lavorando adesso era già stata formulata ed esclusa nei procedimenti archiviati. “Mamma Tonina lo ha detto molto chiaramente: vuole mettersi il cuore in pace, avere una risposta che sia definitiva e poi quel che sarà sarà – ha aggiunto l’avvocato, che affianca i familiari in questa nuova fase -. Dopo che almeno 40 giudici hanno ritenuto priva di fondamento l’ipotesi di omicidio, confidare che, a distanza di quasi 18 anni dalla morte, si possa configurare adesso è abbastanza difficile da credere, ma se la procura di Rimini sta indagando, noi collaboreremo per quanto possibile. Siamo a disposizione nel cercare di arrivare, finalmente, a una decisione che possa far mettere il cuore in pace a mamma Tonina”. Per Alessi, infatti, “il compito, il dovere e l’onere di indagare” è unicamente della Procura della repubblica e sul fatto che la madre di Pantani, dopo aver chiesto di essere ascoltata, sia stata sentita “volentieri, anche a lungo”, come puntualizzato dall’avvocato, “significa che ci sono delle indagini che si stanno sviluppando”. “Sugli esiti vedremo”, ha concluso Alessi.

di Giovanna Pavesi

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome