CASTELVOLTURNO – La fruizione delle spiagge libere e la sicurezza non sempre coincidono. Lo sostiene Marcello Giocondo (nella foto), referente del Sindacato italiano balneari: “Le spiagge sono regolamentate da un’ordinanza emessa dall’autorità marittima che comprende tutta la costa, sia gli stabilimenti che le spiagge libere. Il documento impone che le spiagge debbano essere gestite e vigilate da personale qualificato. Si tratta di un provvedimento che viene puntualmente disatteso: nessun Comune di tutta la costa domiziana ha mai sorvegliato la costa. Anzi, si sono limitati a installate dei cartelli in cui rendevano noto il divieto di balneazione in un tratto di costa non sorvegliato”.
Giocondo ha evidenziato che in questo modo i Comuni mettono a rischio i bagnanti che scelgono le coste domizie per le loro vacanze: “Chi desidera trascorrere una giornata al mare potrebbe farlo soltanto presso gli stabilimenti in sicurezza”. Giocondo ha inoltre aggiunto: “C’è un altro aspetto da considerare: se un lido non ha il bagnino di salvataggio rischia la chiusura. Invece per una spiaggia libera abbandonata a se stessa e senza servizi non succede nulla, nemmeno le autorità intervengono. Soltanto se ci scappa il morto consideriamo il problema: in trenta anni abbiamo più volte invitato le amministrazioni ad affrontare la questione e trovare soluzioni. Non è cambiato nulla. Mi chiedo come faremo a competere con l’Europa se siamo impreparati sotto ogni punto di vista e non abbiamo rispetto per le regole”, ha concluso l’imprenditore.