Catanzaro, assalto caveau: complice dipendente istituto vigilanza

Catanzaro, 20 apr. (LaPresse) – Le indagini, che hanno portato all’arresto degli autori dell’assalto del 2016 al caveau di Germaneto di Catanzaro, hanno portato ad accertare uno stretto collegamento tra soggetti pugliesi della zona del Cerignolano specializzati nel settore e basisti locali che hanno reso possibile la rapina. Importanti sono state le dichiarazioni di una collaboratrice di giustizia, legata sentimentalmente ad uno degli organizzatori del colpo, che ha fornito agli investigatori riscontri su fatti e circostanze relativi al suo compagno ed al ruolo primario da costui svolto nella vicenda. In particolare, la rapina fu consumata secondo un pianificato studio delle zone dove era ubicato il caveau e con la complicità di un dipendente dell’istituto di vigilanza, responsabile della sicurezza del caveau, che fornì le informazioni preventive circa l’esatto posto dove operare la ‘spaccata’ così da realizzare il colpo nei tempi contingentati previsti dai malviventi. I calabresi coinvolti nella rapina si sono occupati in particolare di reperire le informazioni dal basista e di procurare le autovetture ed il mezzo cingolato utilizzati rispettivamente per il blocco delle strade e per la demolizione del muro di accesso al caveau oltre che della logistica finalizzata alla permanenza clandestina a Catanzaro del commando assaltatore composto dai malviventi pugliesi.

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