NAPOLI – Il Champions show va in onda dal Maradona. Il Napoli stravince lo spareggio per il quarto posto con la Lazio, un 5-2 pirotecnico in cui accade tutto e il suo contrario. Per il Napoli, che sfrutta il pari dell’Atalanta a Roma, è una vittoria fondamentale: gli azzurri sono ora quinti a -2 dagli orobici e dalla Juventus e a -3 dal Milan secondo in classifica. Una classifica corta che tiene in piena corsa per la Champions gli azzurri, che hanno in più il vantaggio di un calendario ora più in discesa. Che sarà una serata movimentata si capisce subito: Lazio in contropiede con Lazzari che subisce una trattenuta in area e reclama un rigore ma il VAR, richiama Di Bello per una brutta entrata a gamba alta di Milinkovic su Manolas nell’azione precedente. Proteste bipartisan ma l’arbitro, dopo l’on field review, concede il rigore che Insigne trasforma. Tramortita, la Lazio sbanda e il Napoli ne approfitta raddoppiando con un’azione in stile ‘vecchi tempi’: lancio di Insigne da sinistra per Mertens, bravissimo ad addomesticare il pallone e cederlo a Politano che, in posizione defilata, sorprende col sinistro Reina sul primo palo. Partita chiusa? Macchè. Come troppo spesso gli accade, il Napoli stacca la spina. La Lazio domina a centrocampo dove trova praterie e la squadra di Gattuso si schiaccia, soffrendo e ringraziando il palo che dice no a Correa. Rino lo capisce e cambia l’assetto tenendo più alta e serrata la mediana. Ne nasce un ping pong continuo, con le squadre che ripartono e mettono in ambasce le difese, tutt’altro che blindate. La partita è spigolosa, fioccano i falli e Di Bello perde un pò la testa tirando fuori gialli a casaccio. Il Napoli ha il merito di chiuderla nella ripresa. Prima Insigne, con una magia, beffa Reina con un tiro morbido a giro sul secondo palo, poi Mertens, che calcia di prima intenzione mettendo la palla all’incrocio dei pali, sembrano chiudere il conto. Invece, il Napoli riesce a riaprire la gara regalando due gol a Immobile. Ci pensa Osimhen, entrato al post di Mertens, a scacciare i fantasmi: 5-2. E la corsa alla Champions continua.
Attacco, ecco i 4 tenori
Canta, il Napoli, con gli acuti dei suoi tenori. Non tre, come vuole la tradizione, ma quattro. Lorenzo Insigne, Matteo Politano, Dries Mertens e Victor Osimhen: i loro gol spingono la squadra di Rino Gattuso verso la Champions e lanciano la volata finale per il quarto posto. Per la terza volta il Napoli ha segnato almeno 5 gol in una gara di questo torneo, solo il Bayern Monaco (4) ci è riuscito più volte in questa stagione nei top-5 campionati. Il capitano fa la parte del leone: terza marcatura multipla in questo campionato, solo nel 2016/17 (stagione del record realizzativo con 18 gol) ha fatto meglio, arrivando a quattro, il suo 2021 è da urlo. I numeri raccontano di 12 gol in Serie A, già due in più che in tutto il 2020 in campionato. Nessun giocatore ha segnato più di lui doppiette casalinghe in questo campionato: tre, al pari di Lukaku, Ibrahimovic e Ronaldo. Una sentenza dal dischetto, Insigne: tra i giocatori che hanno trasformato tutti i rigori calciati nei top-5 campionati europei 2020/21, solo Gerard Moreno (9) e Memphis Depay (8) hanno fatto meglio di lui (7 su 7). Festeggia Matteo Politano, che ha segnato in casa sette dei nove gol in questo campionato: eguagliato il suo record di gol casalinghi in una stagione in Serie A, risalente al 2017/18 con il Sassuolo. Gioia e lacrime, invece, per Dries Mertens. Il suo gol gli consente di agganciare a quota 102 Antonio Vojak come miglior marcatore con la maglia del Napoli nella storia della Serie A ma la dedica braccia al cielo e gli occhi lucidi sono per la nonna, persa solo una settimana fa. Festeggia anche Victor Osimhen, che ha segnato in casa quattro dei suoi sei gol in Serie A. I quattro tenori sono pronti per l’esibizione finale.