Chieti, sindaco Francavilla: la città è in lutto, impotenti davanti alla tragedia

Foto LaPresse - Stefano Porta

Milano, 21 mag. (LaPresse) – “Quello che è successo a Contrada Valle Merli, oggi luogo di morte lo sapete tutti. Due donne innocenti, di cui una bimba, e un uomo sono morti, incredibile epilogo di una tragedia familiare partita forse ben prima di oggi. Il lavoro di indagine lo fanno gli inquirenti, anche se giustizia non c’è. Io posso solo raccontarvi quello che ho visto e quello che ho provato da quando, alle 13.30, il mio telefono è squillato”. Inizia così il lungo post pubblicato nella notte su fb da Antonio Luciani, sindaco di Francavilla al Mare (Chieti), il comune dove si è consumata la tragedia dell’uomo che si è ucciso ieri sera, buttandosi giù dal ponte autostradale della A14 dopo aver gettato anche la figlia. Anche la madre della bambina è deceduta in circostanze al vaglio degli inquirenti.

“Sono arrivato sul posto, i soccorritori erano già tutti lì – racconta il sindaco nel suo post – ma nessuno poteva avvicinare la bambina, il cui corpo era già riverso a terra da un po’ dopo una caduta di 40 metri da un cavalcavia. Polizia, carabinieri, polizia locale, 118, vigili del fuoco. Erano tutti lì, quasi impotenti perché a chiunque facesse per avvicinarsi al corpo della bambina quell’uomo minacciava di buttarsi giù. Così è stato per sei ore. Nel frattempo, l’arrivo del sostituto procuratore, del medico legale, di altre forze di polizia. Le telefonate dei giornalisti, quelle dei curiosi”. La ricostruzione accorata del sindaco prosegue, sempre su fb: ”Alle 20, l’epilogo. Anche l’uomo che aveva provocato tutto questo ha deciso di mollare la presa e di lasciarsi andare, in un tonfo sordo, a terra poco distante dalla figlioletta. È difficile descrivere il sentimento che proviamo in questo momento come comunità. Al grande senso di rabbia delle prime ore, al dolore per la morte di due donne innocenti, si aggiunge una struggente sensazione di impotenza davanti ad una tragedia familiare incredibile”.

“Francavilla – annuncia il primo cittadino – è in lutto e si stringe ai famigliari, vittime di questa immane tragedia, della quale ho seguito sin dall’allarme ai soccorsi gli sviluppi. Lei era bella, lei era dolce, lei era innocente”. “Questo ho pensato guardando quel piccolo corpo senza vita. Non potrò più passare sotto quel cavalcavia senza pensare a lei. Nessuna giustizia oggi, solo lacrime e silenzio. – conclude il sindaco del comune abruzzese – Il resto è sciacallaggio e va sempre condannato”.

“Molte persone, molti curiosi, sono venuti sul posto, a vedere cosa stesse accadendo sull’autostrada” diretti nel punto dove colui che minacciava di suicidarsi era appeso alla rete esterna del viadotto “e ci sono stati anche dei tamponamenti”, aveva detto Luciani contattato da LaPresse qualche ora prima che la tragedia si concludesse col suicidio dell’uomo.

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