Venezuela, Maduro rieletto presidente, l’opposizione denuncia brogli

Venezuela, Maduro riconfermato presidente
Venezuelan President Nicolas Maduro AFP PHOTO / Juan BARRETO

Caracas (Venezuela), 21 mag. (LaPresse/AFP) – Un anno fa tutti lo ritenevano politicamente finito e nessuno avrebbe immaginato che si sarebbe ricandidato. Tuttavia Nicolas Maduro, al centro di una delle peggiori crisi politiche ed economiche attraversate dal Venezuela, è stato rieletto domenica per un secondo mandato presidenziale di sei anni, che comincerà a gennaio del 2019 e si concluderà nel 2025. Questo ex conducente di autobus di 55 anni, che ha preso le redini del partito socialista e del Paese dopo la morte di Hugo Chavez, è stato rieletto con il 67,7% dei voti, contro il 21,2% del suo principale avversario, Henri Falcon. Ma l’affluenza è stata molto bassa, con l’astensione che si è attestata al 52% circa. Nelle ultime elezioni presidenziali, nel 2013, quando Maduro aveva vinto alle urne contro il candidato d’opposizione Henrique Capriles, l’affluenza era stata del 79,69%.

Inizialmente previste per dicembre del 2018, le elezioni sono state anticipate a maggio per volere dell’Assemblea nazionale costituente, composta esclusivamente da sostenitori di Maduro. I cittadini chiamati alle urne erano circa 20 milioni e, secondo il conteggio della commissione elettorale, su 8.603.936 voti Maduro ne ha ottenuti 5.823.728. “Mai prima un candidato presidenziale aveva vinto con il 68% dei voti del popolo e mai prima aveva avuto 47 punti di vantaggio sul secondo candidato”, ha esultato Maduro parlando davanti a una folla di sostenitori davanti al palazzo presidenziale di Miraflores a Caracas. E ancora: “Abbiamo vinto ancora! Abbiamo trionfato ancora! Siamo la forza della storia trasformata in una vittoria popolare permanente”.

Il candidato d’opposizione Henri Falcon ha respinto l’intero processo elettorale parlando di mancanza di “legittimità” e chiedendo che si svolgano nuove elezioni prima della fine dell’anno. “Noi non riconosciamo questo processo elettorale, per noi non ci sono state elezioni. Nuove elezioni devono essere organizzate in Venezuela”, ha dichiarato, accusando il governo di avere fatto pressioni sugli elettori. Dissidente del chavismo, 56 anni, Falcon si è candidato dopo avere lasciato la coalizione di opposizione Mud, che ha invece boicottato il voto, definito “un inganno”. Anche un altro candidato d’opposizione, il pastore evangelico Javier Bertucci, 48 anni, che ha ottenuto l’11% dei consensi, ha denunciato le elezioni chiedendo di tornare alle urne.

Al centro delle accuse di brogli ci sono i cosiddetti ‘punti rossi’, cioè gli stand allestiti dal partito socialista al governo vicino ai seggi, in cui secondo l’opposizione venivano offerti ‘premi’ in cambio dei voti. Falcon denuncia inoltre che molti seggi sono rimasti aperti oltre l’orario previsto e che gli osservatori dell’opposizione sarebbero stati espulsi da alcuni centri di voto.

Maduro era il grande favorito di questa tornata nonostante il 75% dei cittadini disapprovi la sua gestione, marcata da mancanza di cibo, medicine ed elettricità, oltre che dall’aumento di scarse condizioni di sicurezza. Il tutto con un salario minimo mensile che permette a stento di comprare un chilo di latte in polvere. Centinaia di migliaia di persone, infatti, hanno preferito lasciare il Paese.

Oltre all’opposizione, tanto gli Usa, quanto l’Ue, quanto il cosiddetto ‘gruppo di Lima’, cioè un’alleanza di 14 Paesi di America e Caraibi, avevano respinto queste elezioni. Tutti accusando Maduro di minare la democrazia. Sono 125 le persone morte nei quattro mesi di proteste contro il governo che si sono tenute a metà del 2017.

Colpito dal crollo dei prezzi del greggio dal 2014, il Venezuela, che ricava dal petrolio il 96% delle sue entrate, ha registrato una mancanza di valuta estera che l’ha fatto precipitare in una crisi acuta. Secondo il Fondo monetario internazionale, in cinque anni il Pil è calato del 45%. Per il 2018 l’Fmi prevede una contrazione del 15% e un’inflazione del 13.800%.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome