Cibo, Lollobrigida: “Contrasteremo quello sintetico in ogni sede”

"Il Governo è fermamente contrario al cibo artificiale, sintetizzato in laboratorio".

Foto Mauro Scrobogna / LaPresse Nella foto: Francesco Lollobrigida, Fratelli d’Italia

 “Il Governo è fermamente contrario al cibo artificiale, sintetizzato in laboratorio”. A ribadirlo è il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, al question time alla Camera, assicurando che è sua “ferma intenzione” contrastare “in ogni sede questo tipo di produzioni che rischia di spezzare il legame millenario tra agricoltura e cibo”. In questi giorni “si sta discutendo della posizione dell’Europa relativamente al finanziamento delle aziende che sviluppano il cibo sintetico: l’Italia sta manifestando la sua ferma opposizione all’immissione sul mercato di un prodotto che non posso definire in alcun modo “latte” o “carne”, poiché attribuisco un valore qualitativo alla produzione degli alimenti, che non è solamente un asettico processo di riproduzione cellulare”, afferma il ministro, definendo il cibo sintentico “un mezzo pericoloso per distruggere ogni legame del cibo con la produzione agricola, con i diversi territori, cancellando ogni distinzione culturale, spesso millenaria, nell’alimentazione umana e proponendo un’unica dieta omologata, con gravissime ricadute sociali sui piccoli agricoltori. Il nostro Paese sarà in prima linea per difendere il cibo naturale, che è uno dei punti di forza del Made in Italy” secondo cui quest’anno l’Italia raggiungerà la soglia record di esportazioni di oltre 60 miliardi di euro.

“Un valore che dobbiamo proteggere e rafforzare da tutti i tentativi di omologazione, di cui il cibo sintetico rappresenta l’apice e la forma più estrema”, dice Lollobrigida, spiegando che la contrarietà dell’esecutivo parte da un fattore ambientale, dovuta a “gli impatti negativi e le forti emissioni prodotte dai bioreattori”, ma è anche sociale, “visto che rischiamo la desertificazione produttiva dei nostri territori dove allevamenti e imprese agricole rappresentano la prima forma di presidio e di custodia del territorio anche rispetto al dissesto idrogeologico”. Infine, dal punto di vista sanitario, “non esistono studi consolidati sugli effetti del cibo sintetico sulla salute”, sottolinea Lollobrigida.”In centinaia di Comuni italiani e in diverse Regioni, dalla Campania alle Marche, si sono già svolte discussioni su questo tema, che hanno portato in alcuni casi all’approvazione di ordini del giorno che esprimono la nostra stessa contrarietà alla diffusione del cibo sintetico e impegnano ad adottare ogni misura per opporsi a tale deriva”. E conclude: “Con questa scelta si difende l’ambiente, la salute, la produzione di qualità e molto altro che vorrei sintetizzare nella difesa della nostra Civiltà dai nuovi barbari che agiscono in nome di una cultura che non ha nulla a che vedere con il progresso e che rischiano di cancellare la nostra tradizione, il nostro modello di sviluppo e che io ritengo di civiltà”.

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome