Cile, al via sciopero lavoratori in miniera di rame Chuquicamata

È cominciato in Cile lo sciopero dei lavoratori nella miniera di Chuquicamata, la più grande miniera di rame a cielo aperto al mondo. Lo annunciano tre sindacati, comunicando che l'adesione allo sciopero è massiccia.

(Photo by Martin BERNETTI / AFP)

SANTIAGO DEL CILE – È cominciato in Cile lo sciopero dei lavoratori nella miniera di Chuquicamata, la più grande miniera di rame a cielo aperto al mondo. Lo annunciano tre sindacati, comunicando che l’adesione allo sciopero è massiccia. La miniera è gestita dalla società mineraria di Stato cilena Codelco. I minatori chiedono aumenti degli stipendi e altri miglioramenti delle condizioni di lavoro. Nella gigantesca minera di rame di Chuquicamata lavorano circa 3.200 persone. La mobilitazione è scoppiata a seguito della rottura dei negoziati fra la direzione e i tre sindacati del personale, che andavano avanti da due settimane.

Le trattative

I sindacati hanno respinto una proposta della società che prevedeva un aumento dei salari dell’1,2% e un premio di 20.100 dollari; chiedono un miglioramento della copertura sanitaria e delle pensioni. Secondo la compagnia, l’offerta fatta ai lavoratori teneva conto “della realtà del settore minerario e delle prospettive future, minacciate dall’aggravarsi della guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina”, primo consumatore mondiale di rame.

La produzione

Aperta all’inizio del XX secolo in pieno deserto di Atacama, la miniera di Chuquicamata produce circa 450mila tonnellate di rame all’anno ed è situata a 2.800 metri di altitudine. Lo sfruttamento di questa miniera dovrebbe diventare sotterraneo a partire da luglio prossimo, per un valore di lavori di 5,8 miliardi di dollari. Codelco è il più importante produttore mondiale di rame. Garantisce da solo l’11% della produzione di questo minerale in tutto il pianeta, con circa 1,7 milioni di tonnellate all’anno.

LaPresse

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