Cina, il genetista dei ‘bambini modificati’ sequestrato dagli ‘Uomini in nero’

E' un mistero quello che circonda il dottor He Jiankui. Una storia che sembra uscita da un romanzo di spionaggio

PECHINO – Sequestrato all’interno di una stanza per gli ospiti in una piccola università di Shenzen, guardato a vista da alcuni uomini non identificati: sono queste le condizioni in cui vive lo scienziato cinese He Jiankui. Il genetista che ha scioccato il mondo dichiarando di aver fatto nascere bambini geneticamente modificato è confinato campus dell’Università del sud della Scienza. Lo scienziato è attualmente indagato da parte del governo di Pechino e dalla direzione dell’università a cui apparteneva. L’uomo si trova nel distretto di Nanshan, nello Stato di Shenzen. Quattro uomini non identificati lo sorvegliano giorno e notte.

Confinato nella camera del campus, quattro ‘uomini in nero’ a fare la guardia

E’ un mistero quello che circonda il dottor He Jiankui. Una storia che sembra uscita da un romanzo di spionaggio. Quattro ‘uomini in nero’ lo sorvegliano senza perderlo d’occhio un attimo. L’identità degli uomini è sconosciuta. L’università non ha rivelato neppure se si tratta di agenti di polizia o di membri dello staff dell’ateneo. Né la polizia di Shenzen né la direzione dell’università hanno rilasciato dichiarazioni. Ma He è stato ripreso da una telecamera, al quarto piano dell’edificio. A darne conferma il collega Liu Chaoyu, co-fondatore dell’agenzia di test genetici Vienomics. Con lui anche il socio Chen Peng: “E’ al sicuro, ma non so esattamente dove si trovi”.

Bambini immuni al virus dell’Hiv, le controverse ricerche del dottor He

E’ stato un vero e proprio terremoto quello che a novembre ha scosso la comunità scientifica. Il dottor He dichiarò di aver fatto nascere i primo bambini al mondo geneticamente modificati. Lo scienziato affermò di aver impiantato due embrioni. Anche se non ha poi rivelato l’identità dei bambini e della madre ha però fornito prove di aver condotto l’esperimento. Dalla Cina al resto del mondo gli scienziati hanno denunciato quello che ai loro occhi appare come ‘un passo troppo in là’, puntando il dito contro la mancanza di rispetto per gli standard etici. Il genetista ha difeso il suo lavoro, dichiarando di aver voluto creare dei bambini immuni dal virus dell’Hiv.

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