ROMA – Gli italiani poveri sono oltre 5 milioni. Lo rivela una recente indagine dell’istituto superiore di statistica. Il problema riguarda tutto il Paese, con alcune differenze da Nord a Sud. Secondo i dati Istat le famiglie in povertà assoluta sono un milione e 778mila. Rispetto ad una precedente indagine statistica si registra un aumento in termini di percentuale.
Poveri assoluti gli individui che non riescono a soddisfare i bisogni primari
Sono considerati poveri assoluti coloro che non riescono ad arrivare a fine mese, che non hanno abbastanza denaro per comperare da mangiare e usufruire di servizi, tra cui la sanità e l’istruzione. In sintesi, sono poveri i cittadini che non possono soddisfare i bisogni primari. La soglia della povertà inoltre cambia in base alla composizione del nucleo familiare.
Il fenomeno è molto diffuso al Sud ma non risparmia nemmeno il Nord
Il Sud è maglia nera nella mappa della povertà in Italia: le famiglie povere sono passate dall’ 8,5% del 2016 al 10,3%, mentre la percentuale dei singoli poveri è passata da 9,8% a 11,4%. Il fenomeno è maggiormente sentito nei Comuni più piccoli. Tuttavia anche nelle aree metropolitane del Nord, tanto nelle città che nelle periferie, la povertà è aumentata.
Tra i poveri gli individui con poca istruzione e gli stranieri
La fotografia del Paese scattata dall’Istat dimostra che la percentuale degli individui poveri è alta tra gli operai poco istruiti. Aumenta notevolmente tra gli stranieri. Anche in questo caso c’è un divario tra Nord e Sud. Molto diffusa inoltre anche la povertà tra minori. Particolarmente a rischio i maschi e i giovani.