NICOSIA – “La Turchia ci ha ferocemente attaccati e ha sequestrato il 38% della nostra patria con la forza delle armi, i suoi abitanti vennero espulsi con la lancia e il fuoco, furono portati via dalle loro case paterne. I santuari del Signore ‘sono stati dati alle fiamme… hanno profanato e demolito la dimora del Tuo nome'”. Lo dice Chrysostomos II, Arcivescovo Ortodosso di Cipro, nell’incontro di Papa Francesco con il Sinodo ortodosso nella sede dell’arcivescovado a Nicosia.
“Da allora, la Turchia ha sviluppato un piano di pulizia etnica anche nella nostra Cipro – prosegue -. I 200mila abitanti cristiani che sono stati espulsi dalle loro case paterne con incredibile barbarie sono stati sostituiti da più del doppio dei coloni che sono arrivati dalle profondità dell’Anatolia, distruggendo, così, la nostra cultura classica formata da tempi immemorabili. Hanno mandato in rovina quella cultura dinanzi alla quale, durante il II secolo a.C., i romani si avvicinarono con timore reverenziale e ammirazione, e che non solo rispettarono, ma assimilarono anche, dando origine alla cultura greco-romana, sulla quale si costituì la successiva cultura europea”.
(LaPresse)