Clima, Giorgetti: “Mio dovere evitare gli impatti della transizione, 750 milioni alle imprese

Riconversione e decarbonizzazione delle attività produttive, per tagliare le emissioni di CO2 e trovarsi in linea con il Green deal.

Italyís Undersecretary for Prime Minister Giancarlo Giorgetti looks on as he arrives for the swearing in ceremony of the new government led by the newly-appointed Prime Minister at Quirinale Palace in Rome on June 1, 2018. Italian cabinet members of the new government led by newly appointed Prime Minister Giuseppe Conte are to be sworn in later in the day, after a last-ditch coalition deal was hammered out to end months of political deadlock, narrowly avoiding snap elections in the eurozone's third largest economy. / AFP PHOTO / Alberto PIZZOLI

ROMA – Riconversione e decarbonizzazione delle attività produttive, per tagliare le emissioni di CO2 e trovarsi in linea con il Green deal. Questo l’obiettivo dei 750 milioni di euro in arrivo con il decreto ad hoc del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che – in questa delicata fase – si impegna ad accompagnare e a sostenere le industrie lungo la strada della transizione ecologica: “E’ mio dovere” evitare impatti sociali pesanti.

Con il decreto – viene spiegato – vengono resi disponibili complessivamente risorse per 750 milioni, a valere sul Fondo per la crescita sostenibile (Fcs) e sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca (Fri), gestito da Cassa depositi e prestiti. Tra le misure contemplate, “agevolazioni finanziarie e contributi a fondo perduto a sostegno degli investimenti industriali finalizzati alla realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare, coerenti con gli ambiti di interventi del ‘Green new deal italiano'”.

“La sostenibilità ambientale è decisiva per il nostro futuro ed è un obiettivo da perseguire e raggiungere – osserva Giorgetti – ma dobbiamo essere consapevoli che la rivoluzione verde ha un prezzo, e che nostro compito è fare in modo che la transizione non lasci per strada morti e feriti in termini sociali ed economici”. Quindi per Giorgetti è necessario trovare un “equilibrio” tra la sostenibilità ambientale e quella economica e sociale: da ministro dello Sviluppo economico “mio dovere è tutelare il sistema delle imprese ad attraversare questa transizione in maniera costruttiva”.

Quanto al decreto, gli incentivi possono esser richiesti da imprese di qualsiasi dimensione che svolgono attività industriali, agro-industriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, e che presentano progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi, servizi o al notevole loro miglioramento. Si punta alla decarbonizzazione, all’economia circolare, alla riduzione della plastica e alla sostituzione con materiali alternativi, alla rigenerazione urbana, al turismo sostenibile, all’adattamento e alla mitigazione dei rischi dai cambiamenti climatici. I progetti devono prevedere spese e costi non inferiori a 3 milioni e non superiori a 40 milioni. Inoltre devono essere realizzati sul territorio nazionale, e avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi.

“In questa delicata fase di transizione – osserva Giorgetti – dobbiamo sostenere le imprese con tutti gli strumenti e le risorse, nazionali ed europee, che abbiamo a disposizione per favorire la ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative, i processi di riconversione industriale e gli investimenti per la decarbonizzazione in settori strategici come quelli della siderurgia e dell’automotive”.

di Tommaso Tetro

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