Clima: la sfida della Dolomite Conference sul climate change

Una conferenza sul clima per affrontare le sfide più urgenti e proporre soluzioni. Sarà dal 20 al 22 ottobre 2022, tra Bolzano e Trento, la prima Dolomite Conference on the Global Governance of Climate Change - The End of the Zero-Sum Games.

Foto Marco Alpozzi/LaPresse

Una conferenza sul clima per affrontare le sfide più urgenti e proporre soluzioni. Sarà dal 20 al 22 ottobre 2022, tra Bolzano e Trento, la prima Dolomite Conference on the Global Governance of Climate Change – The End of the Zero-Sum Games. Organizzata dal think tank Vision, vede come main partner AXA e Autostrade del Brennero. Settanta pensatori, esperti, accademici, giornalisti da tutto il mondo si troveranno per analizzare la questione del cambiamento climatico sotto diversi punti di vista, mettendo insieme idee e proposte da presentare in un manifesto alla Cop27 di Sharm el-Sheik che si tiene a novembre.

“L’iniziativa nasce dall’idea che stiamo perdendo la sfida al cambiamento climatico, la sfida che dovevamo combattere per i figli. Non è più una questione solo accademica, il cambiamento climatico ci sta arrivando addosso” spiega nella conferenza stampa di lancio dell’iniziativa, tenutasi a Milano questa mattina, Francesco Grillo, direttore del think tank Vision e docente dello European University Institute. “Affrontiamo spesso problemi complessi dividendoli in piccole nicchie, affidate a settori diversi, ma un problema complesso pretende un approccio che è inter e pluridisciplinare” spiega ancora Grillo. È proprio questo l’approccio che propone la conferenza. Partner scientifici dell’evento sono infatti Università Bocconi di Milano, Politecnico di Milano e Università Ca’ Foscari di Venezia.

“Occorre passare dal dire al fare” spiega Francesco Perrini, docente della Bocconi e direttore del Master of Sciences in Transformative Sustainability insieme al PoliMi. E poi risponde con una nota positiva a Grillo: “La sfida la stiamo forse perdendo ma la partita finisce quando l’arbitro fischia, possiamo ancora farcela” aggiunge Perrini.

Anche dal PoliMi arriva entusiasmo per l’evento. “L’obiettivo è mettere a disposizione conoscenze e competenze ma anche formare i leader del futuro – spiega la professoressa Raffaella Cagliano, condirettrice del Master -. Al PoliMi abbiamo eccellenze dal punto di vista scientifico sulle nuove tecnologie ma voglio sottolineare anche come il PoliMi sia innanzitutto un luogo di progettazione. Affrontare la complessità con punti di vista diversi e tradurre le possibili soluzioni in pratiche manageriali e policy da suggerire ai decisori è nel nostro Dna”.

Tra gli ospiti più attesi ci sono Bill de Blasio, ex sindaco di New York, Bill Emmott, ex direttore del The Economist, Rossella Miccio, direttrice di Emergency. Ma anche membri delle istituzioni come il ministro Enrico Giovannini, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, il presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e quello della provincia di Bolzano, Arno Kompatscher.

AXA è main sponsor e partecipa anche attivamente agli incontri, ad esempio con Celine Soubranne, Axa Investment Managers Head of Esg Development. “La conferenza ha come base quella di essere un laboratorio di scambio di idee per fare proposte concrete, un’idea che abbiamo sposato subito – spiega Giacomo Gigantiello, ceo di Axa Italia – Il tema del cambiamento climatico è uno dei nostri pilastri”. Il manager spiega anche gli obiettivi aziendali green: “Entro il 2050 tutti i nostri investimenti saranno net zero, entro il 2023 avremo 26 miliardi di investimenti su asset sostenibili – dice ancora Gigantiello -. La tragedia della Marmolada di quest’estate ci dà un’idea dell’urgenza di agire. Farlo in modo sempre più coeso deve essere la base del nostro approccio” conclude.

Le partnership sono strategiche e Francesco Grillo ci tiene a definirle tali. “Ci stiamo accompagnando con molti partner: non sono sponsor ma partner”, sottolinea. “Sia AXA che Autostrade per il Brennero interpretano la sfida del cambiamento climatico non solo come marketing e pubblicità ma sono imprese che la fanno diventare una questione di sopravvivenza, molto vicina al loro core business. Non è solo promozione come per molti ma è un pezzo della strategia di cui si occupano direttamente. Altre imprese lo fanno, ma non tutte. Questo vale anche per i governi. Sono sfide esistenziali che impongono riflessioni”, prosegue Grillo. Anche Autostrade del Brennero ha infatti a cuore il tema da sempre: “Sosteniamo il progetto con vigore e determinazione, è nel Dna della nostra società l’attenzione al cambiamento climatico. Solitamente si associano mobilità e inquinamento, noi stiamo cercando di conciliare la mobilità con l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità”, spiega Diego Cattoni, ceo di Autostrade del Brennero.

di Camilla Cupelli

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