ROMA – In Italia ci sono 11 milioni di foreste, che ricoprono un terzo del territorio nazionale e offrono diversi servizi ecosistemici, tra cui l’assorbimento della CO2. E’ “l’infrastruttura verde più importante del Paese”, grazie alla “straordinaria ricchezza ambientale e naturalistica”, secondo il nuovo rapporto ‘Foreste 2021’ di Legambiente presentato in occasione del IV Forum nazionale ‘La bioeconomia delle foreste: conservare, ricostruire, rigenerare’.
Due i temi centrali sul tavolo: il ruolo strategico che nuove foreste (urbane e non) possono ricoprire nel contrasto alla crisi climatica e una gestione forestale sostenibile che tenga conto della multifunzionalità del nostro patrimonio naturale.
Le foreste – viene spiegato – crescono “in termini di superficie occupata e di valore ecologico. Negli ultimi dieci anni la superficie boschiva in Italia è aumentata di circa 587mila ettari, e oggi ammonta a oltre 11 milioni di ettari, così come la CO2 assorbita dalle nostre foreste che ha visto un incremento di 290 milioni di tonnellate”.
Legambiente lancia anche una serie di proposte per “conservare, ricostruire, e rigenerare le foreste d’Italia”; si va dal mantenere gli ecosistemi sani e le foreste resilienti per frenare gli effetti dei cambiamenti climatici all’incremento del territorio protetto, dalla realizzazione di un sistema di monitoraggio per gli ecosistemi forestali alla prevenzione dei rischi naturali fino alla certificazione forestale. E proprio su quest’ultimo punto, la tenuta presidenziale del Quirinale di Castelporziano ottiene per prima nel Lazio la certificazione di Gestione forestale sostenibile Pefc (Programme for endorsement of forest certification schemes) da Pefc Italia, l’ente promotore della certificazione della buona gestione del patrimonio forestale. Gli oltre 6mila ettari della tenuta vanno così ad aggiungersi agli 884mila ettari di superficie certificata in 13 regioni con lo standard Pefc. Inoltre, Castelporziano sta anche concludendo l’istruttoria per ricevere la certificazione dei Servizi ecosistemici che garantisce a favore della collettività (biodiversità, accoglienza, carbon sink).
Un approfondimento ad hoc Legambiente lo dedica agli incendi boschivi. Nell’estate 2021 in Italia sono andati a fuoco 158mila ettari, di questi 40mila ricadono in aree tutelate da Rete Natura 2000, colpite da ben 510 roghi; l’87% degli eventi si sono verificati in Sicilia, Sardegna e Calabria. “L’estate 2021 – dice Legambiente – è stata una stagione di fuoco per le foreste. Le cronache mettono in luce uno scenario impressionante per numero di azioni incendiarie”. I dati raccontano di quanto “il fenomeno sia stato sottovalutato, sia sul fronte della prevenzione che su quello della repressione”.
Altro focus riguarda poi il riciclo. In Italia il 95% del legno post consumo viene riciclato per produrre pannelli per l’arredo, evitando di consumare legno vergine con un risparmio di quasi due milioni di tonnellate all’anno di CO2, e una filiera del riciclo che vale circa 2 miliardi di euro e oltre 11mila posti di lavoro. Ma emerge che “l’80% del nostro fabbisogno di prodotti legnosi è importato dall’estero, nonostante il sistema legno-arredo costituisca il secondo settore dell’industria manifatturiera italiana e il settore dell’arredamento italiano sia all’avanguardia per il suo livello di circolarità legato all’alto contenuto di materiale riciclato nei propri prodotti”.
di Tommaso Tetro
