Conference League, la Roma fermata sul pari dal Bodo Glimt

Ora i giallorossi sono secondi nel girone a 7 punti, dietro al Bodo a quota 8.

Roma-Bodo Glimt (Foto Alfredo Falcone / LaPresse)

MILANO – La Roma scende in campo all’Olimpico per prendersi la rivincita contro i norvegesi del Bodo Glimt dopo il 6-1 subito due settimane fa al Circolo Polare Artico, ma l’impresa riesce solo a metà. I giallorossi non vanno oltre il 2-2 e anzi per lunghi tratti rischiano la sconfitta, andando in svantaggio per due volte con i gol di Solbakken al 45′ e di Botheim al 64′. Le reti della Roma sono di El Shaarawy, il migliore dei suoi, al 53′ e di Ibanez all’83’. Ora la Roma è seconda nel suo girone a 7 punti, dietro al Bodo a quota 8.

Prima occasione per la Roma al 1′ con un veloce contropiede di Zaniolo, anticipato di un soffio dal portiere del Bodo, Haikin. La Roma comincia in avanti, con la voglia di far dimenticare in fretta la catastrofe dell’andata. Il pressing dei giallorossi è alto e già nel primo quarto d’ora si intuisce che, almeno nelle intenzioni di Mourinho, la partita deve essere totalmente diversa da quella persa due settimane fa in Norvegia.

Il pressing della Roma è sterile, al 21′ tenta Abraham con un gran tiro da fuori che finisce di poco a lato. Al 22′ e al 23′ due occasioni per El Shaarawy, prima su assist di Zaniolo e poi con un tiro al volo su un cross da calcio d’angolo, si infrangono sulla difesa norvegese che sventa il pericolo. A metà primo tempo il Bodo prende le misure e il match si fa più equilibrato, anche se le occasioni migliori continua ad averle la Roma, in particolare dai calci d’angolo che la difesa norvegese respinge sempre con un po’ di affanno. Al 34′ prova Veretout con un potente tiro dal limite che però termina a lato e alto sopra la traversa.

Allo scadere della prima frazione di gioco la doccia fredda per i giallorossi: Solbakken la piazza sotto al sette con un gran tiro a giro da fuori.

Dopo l’intervallo Mourinho prova a dare una scossa alla squadra con due cambi, Carles Perez al posto di uno spento Mkhitaryan e Villar al posto di Darboe. I giallorossi iniziano subito in avanti e gli viene negato un rigore per un netto fallo di mano in piena area di un difensore del Bodo. L’arbitro non vede, in Conference non c’è Var e la Roma in questo caso ha molto da recriminare. Poco dopo però ci pensa El Shaarawy, dopo un bell’assist di Zaniolo, a rimettere le cose a posto con un gran tiro dal limite sul quale il portiere non può fare nulla. La Roma riagguanta il pari ed esce da un incubo che contro il Bodo dura ormai da una partita e mezza. Ma il sollievo è breve: appena 11 minuti e il solito Botheim di testa riporta in vantaggio i norvegesi. Le ripartenze del Bodo sono micidiali e proprio in una di queste un cross perfetto arriva sulla testa del 21enne attaccante che insacca da pochi passi.

Mourinho tenta la mossa Shomurodov al 66′, al posto di un deludente Zaniolo. E al 73′ proprio Shomurodov lascia andare un gran tiro dal limite che viene deviato in angolo. Al 74′, sempre su calcio d’angolo, Roma sfortunatissima con il colpo di testa da mezzo metro di Mancini che si stampa sul palo, poi Cristante scoordinato non riesce a ribadire in gol. All’80’ fuori Abraham, anche lui stasera poco incisivo, per lasciare il posto a Mayoral. Poco dopo il pareggio arriva però grazie a un difensore, Ibanez, che segna di testa su cross del neoentrato Mayoral. Il portiere norvegese para ma è già oltre la linea e l’arbitro assegna il gol senza esitazione.

Gli ultimi minuti vedono una Roma stanca ma generosa buttarsi in avanti per cercare il gol vittoria, ma il Bodo controlla fino al triplice fischio, e i giallorossi non riescono a lavare del tutto l’onta del 6-1: il Bodo Glimt dimostra di essere una squadra solida e di potersi battere in Europa ad alti livelli.

(LaPresse)

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