GAZA – In un contesto già drammatico, la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza sta prendendo una piega ancora più tragica. Tutti gli ospedali nel nord della Striscia sono attualmente fuori servizio, secondo quanto dichiarato dal viceministro della Sanità di Hamas, Youssef Abu Rish. Il governo di Hamas ha riferito un aumento significativo del numero di vittime tra i pazienti, in particolare tra i neonati prematuri e i pazienti in cura intensiva. Secondo le autorità locali, il bilancio delle vittime è salito a 6 neonati prematuri e 9 pazienti in cura intensiva che hanno perso la vita a causa dell’assenza di cure mediche adeguate. Questi numeri rappresentano un aumento rispetto ai dati precedentemente comunicati. Anche il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha espresso gravi preoccupazioni riguardo alla situazione critica nell’ospedale Al-Shifa di Gaza. Ha dichiarato che l’ospedale è rimasto senza acqua per tre giorni e ha perso la sua funzionalità. Questa situazione ha portato a un significativo aumento del numero di pazienti deceduti.
La comunità internazionale è stata chiamata a intervenire e a chiedere un cessate il fuoco immediato per consentire l’accesso alle cure mediche e migliorare le condizioni umanitarie nella Striscia di Gaza. La situazione attuale sottolinea l’urgenza di trovare una soluzione diplomatica per porre fine al conflitto e garantire l’accesso ai servizi sanitari essenziali per la popolazione civile, che sta soffrendo a causa delle conseguenze devastanti della guerra.