Indi Gregory è morta, il padre: “La mia vita è finita”

La piccola Indi tra le braccia della madre

ROMA Indi Gregory, la piccola guerriera di soli 8 mesi affetta da una grave patologia mitocondriale, ha perso la sua battaglia stanotte. Il suo cuore ha smesso di battere all’1,45. La triste notizia è stata annunciata dal padre della bambina, Dean Gregory. La storia di Indi aveva attirato l’attenzione di tutto il mondo, poiché rappresentava una lotta disperata per la vita e la dignità.

Il governo italiano, guidato dalla premier Giorgia Meloni, aveva concesso la cittadinanza italiana a Indi il 6 novembre, permettendo così il suo trasferimento all’Ospedale Bambin Gesù di Roma, un centro rinomato per le cure pediatriche. Questa decisione era stata accolta con speranza da parte dei genitori di Indi, Dean e Clare Gregory, che avevano lottato strenuamente per cercare di ottenere i migliori trattamenti medici possibili per la loro amata figlia. Tuttavia, nonostante i loro sforzi e la mobilitazione di molte persone a livello internazionale, venerdì le corti del Regno Unito avevano disposto l’interruzione dei trattamenti vitali per Indi e il suo trasferimento in un hospice. Questa decisione aveva gettato nella disperazione la famiglia Gregory, che si era vista negare la possibilità di prendersi cura della propria figlia nelle fasi finali della sua vita.

Il padre di Indi, Dean Gregory, ha espresso il suo profondo dolore e rabbia per la morte di sua figlia, dichiarando: “Mia figlia è morta, la mia vita è finita all’1.45”. Ha sottolineato il loro senso di vergogna per come il sistema sanitario nazionale e i tribunali abbiano gestito la situazione, non solo negando a Indi la possibilità di vivere, ma anche privandola della dignità di morire nella sua casa.

Il movimento Pro Vita & Famiglia ha risposto con indignazione alla tragica morte di Indi, definendola una vittima di una “barbara cultura eutanasica”. Hanno affermato che la bambina è stata uccisa da un sistema sanitario e legale che ha rifiutato persino di considerare l’opzione clinica dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma, soffocando l’amore dei suoi genitori nelle aule di tribunale.

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