Consultazioni, Brunetta: Subito un governo di centrodestra

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 30-11-2017 Roma Politica Camera dei Deputati - dl fiscale Nella foto Renato Brunetta Photo Roberto Monaldo / LaPresse 30-11-2017 Rome (Italy) Chamber of deputies - Tax law decree In the photo Renato Brunetta

Roma, 7 mag. (LaPresse) – “Il procrastinarsi dello stallo politico nella formazione di un nuovo governo per effetto della situazione che si è venuta a creare dopo le elezioni dello scorso 4 marzo sta cominciando a creare preoccupazioni tanto in Europa quanto tra le famiglie e le imprese italiane.Da una parte, infatti, le istituzioni europee temono la mancanza di un governo forte in Italia, che sia in grado di fronteggiare le prossime e delicatissime scadenze europee, quali il Consiglio Europeo del prossimo giugno, dove si prenderanno delle decisioni essenziali per il futuro della governance economica europea, l’approvazione del bilancio comunitario per il periodo 2021-2017, che dovrà fare i conti con la riduzione del budget per circa 14 miliardi di euro come conseguenza dell’uscita del Regno Unito dal blocco continentale e nel quale si dovranno fare scelte draconiane sui tagli alle politiche agricole e sui fondi di coesione e la prossima Legge di Bilancio, che dovrà proseguire nel percorso di risanamento dei conti pubblici secondo il sentiero concordato con Bruxelles, che mira al raggiungimento del pareggio di bilancio strutturale per il 2020 e alla riduzione del secondo debito pubblico più alto dell’Unione”. Così in una nota Renato Brunetta di Forza Italia.

Dall’altra, le famiglie italiane cominciano ad essere fortemente preoccupate per l’assenza di un esecutivo che dia risposte ai loro problemi di tutti i giorni, a cominciare dal disinnesco delle clausole di salvaguardia sull’IVA che, se dovessero scattare, produrrebbero un aumento medio di tasse quantificabile in circa 1.400 euro a famiglia – dice Brunetta – Il problema dell’assenza di un governo è talmente sentito che, come ha rilevato una recente indagine di Confcommercio, la percentuale delle famiglie italiane che hanno ridotto i consumi in via preventiva, in maniera da avere disponibilità liquide per fronteggiare eventuali imprevisti, è salita dal 12,6% di dicembre al 17,3%, mentre quella di quelle che mettono da parte un maggior reddito per coprire eventuali criticità è salita dal 47,6% al 54%. Gli italiani cominciano quindi ad avere paura dell’assenza di un esecutivo che guidi l’economia, e rispondono tagliando i consumi. Una situazione che rischia di avere delle pesanti ripercussioni anche sulla crescita del Pil e, di riflesso, sui parametri di finanza pubblica.Anche per questi motivi, è opportuno giungere al più presto alla formazione di un nuovo governo guidato dal centro-destra, in maniera da risolvere al più presto l’incertezza che si è creata, dando nuovamente quelle certezze che gli italiani giustamente si attendono dalla loro classe politica.

 

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