Conte: “Il futuro dell’Africa è anche quello dell’Europa”

Le dichiarazioni del premier arrivano dopo lo scontro con la Francia sul colonialismo 

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 28-12-2018 Roma Politica Conferenza stampa di fine anno del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte Nella foto Giuseppe Conte Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 28-12-2018 Roma (Italy) Politic End of year Press Conference by Prime Minister Giuseppe Conte In the pic Giuseppe Conte

ROMA – Il premier Giuseppe Conte ha preso parte questa mattina all’inaugurazione del nuovo Centro per il clima e lo sviluppo sostenibile dell’Africa (ACSD), presso la sede del Centro in viale Baccelli a Roma.
Nell’occasione il presidente del Consiglio italiano si è espresso circa il ruolo fondamentale che gioca il continente africano nell’ambito dell’economia europea.

Conte: “L’Europa promuova investimenti in Africa”

Crediamo che l’Europa debba fare la sua parte nel promuovere maggiori investimenti strutturali nel continente, favorire la crescita di un’imprenditoria locale matura e sostenibile. Offrire formazione e istruzione di qualità e attuare programmi per la lotta al cambiamento climatico“, ha detto Conte, che ha aggiunto: “Il futuro dell’Africa è anche il futuro dell’Europa”.

“L’Italia gioca un ruolo strategico”

In questo quadro, ha aggiunto il premier, “è il momento per l’Italia di giocare in Africa un ruolo strategico“. A cominciare dal “sostegno ad un ruolo più efficace, senza essere invasivo, dell’Unione europea nel continente“.

L’ACSD affonda le sue radici in una proposta presentata dal governo italiano al G7 dei ministri dell’Ambiente del 2017. E’ stato istituito con un’intesa da ministero dell’Ambiente, Fao e Undp per facilitare lo scambio di informazioni tra i paesi G7 sulle iniziative in Africa e per aumentare l’efficacia dell’azione per il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi e dall’Agenda 2030.

La polemica sul colonialismo

Un intervento che arriva dopo giorni di accese polemiche tra Francia e Italia in seguito alle dichiarazioni di Luigi Di Maio. Il vicepremier pentastellato aveva infatti definito la Francia un paese “colonialista” per i suoi affari derivanti dai flussi migratori (clicca qui per leggere)
La moneta è un simbolo del colonialismo, ma non ha effetti dirompenti sul piano economico”, ha detto Gianni Vaggi, direttore del Master in Cooperazione e sviluppo dell’Università di Pavia, che commenta così i battibecchi tra Roma e Parigi.

Salvini in settimana aveva provato a rincarare la dose contro la Francia. “Le cause delle migrazioni sono diverse. In Africa c’è gente che sottrae ricchezza quei popoli, la Francia è evidentemente tra questi. In Libia la Francia non ha nessun interesse a stabilizzare la situazione, perché ha interessi petroliferi opposti a quelli italiani” , aveva detto il ministro dell’Interno.

Dichiarazioni smentite dunque da Vaggi, secondo il quale a incidere davvero sulle economie dei Paesi africani, sarebbe al contrario l’accaparramento delle risorse strategiche, di cui Italia e Francia sono responsabili in ugual misura.



LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome