Quanto possono essere lunghi 23 anni? C’è chi ha speso la maggior parte del tempo per le strade, negli uffici pubblici, nei commissariati di polizia o nelle caserme dei carabinieri. A parlare con la gente, coi politici, con le forze dell’ordine. C’è chi, probabilmente, ha passato più tempo dietro a una scrivania. Davanti al suo computer, per mettere su carta idee e dati, provando a presentarle nel migliore dei modi ai lettori. Quella platea che ogni giorno, da 23 anni, decide di essere più informata acquistando ‘Cronache di Napoli’ e ‘Cronache di Caserta’. E’ il nostro compleanno, quello di una redazione che ha conosciuto numerosi cambiamenti dal 1995 a oggi. Ma che, esattamente come 23 anni fa, affronta la non comune sfida di fornire una corretta, precisa e puntuale informazione al pubblico.
Se ‘Cronache’ è testata leader nelle province di Caserta – da dove è partita – e di Napoli lo
deve soprattutto ai valori che in ogni singolo momento guidano le azioni di chi ci lavora. Il
coraggio, prima di tutto. Perché in territori difficili, nei quali la camorra domina e più di qualche esponente delle pubbliche amministrazioni – lo dicono le inchieste e le condanne – mangia, lo ha fatto e continuerà a farlo, ‘Cronache’ non si è mai tirata indietro. Ha combattuto e combatte tutt’oggi la battaglia per portare alla luce tutto ciò che attenta al bene comune. Cani da guardia della democrazia, così ci definiamo. La passione, poi. Perché non conta quante ore si passeranno sotto la pioggia per raccontare un evento o in una sala d’attesa per un incontro. Nei giornalisti di queste redazioni – quelli che ci sono e che ci saranno – esiste la fame di raccogliere e raccontare, indispensabile per noi e per i nostri lettori. La libertà, infine. Perché questa è la cosa di cui siamo davvero orgogliosi. Senza le pressioni dall’alto, senza i condizionamenti di gruppi imprenditoriali e politici. Così è sin dal principio e così sarà sempre. Ed è questa la miglior garanzia per un’informazione pulita, vera, sicura. Un’informazione, appunto, libera.
Sono 23 anni che ‘Cronache’ arriva nelle case, nei locali, tra le mani di napoletani e casertani. E quanto possano essere lunghi quasi cinque lustri conta soltanto per il bagaglio di esperienza accumulato. Per imparare dagli errori commessi ma soprattutto per ricordare quale sia stato, da sempre, il filo conduttore che ha costituito il lavoro in questa testata. Il direttore responsabile Domenico Palmiero, il direttore editoriale Ugo Clemente e tutti coloro che oggi mettono anima e corpo al servizio della missione di ‘Cronache’ vivono con entusiasmo queste ore di festa. Momenti da condividere con chi, ogni giorno, ci dà la possibilità di esistere, di esserci e di affermarci. I nostri lettori, unico padrone che riconosciamo.
