ROMA – Coronavirus: attenzione a non infrangere le norme, si rischia un’ammenda di 206 euro e l’arresto fino a tre mesi. Dunque il rispetto dei divieti deve essere assolutamente tenuto in considerazione da parte di tutti gli abitanti residenti nelle cosiddette ‘zone di sicurezza’. Deciso anche il potenziamento delle possibili sanzioni per chi viola le norme attraverso la “contestazione di delitti colposi contro la salute pubblica. La veridicità dell’autodichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli”.In caso di controllo dichiarare sempre la verità alla forze dell’ordine in quanto, in caso di riscontro negativo si rischia di finire in cella anche per chi viola la quarantena.
Il nuovo decreto
Liberate le cosiddette ‘zone rosse’ del lodigiano e del padovano il nuovo decreto del governo comprende quale ‘zona di sicurezza’ l’intera regione Lombardia più le 14 province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio dell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia al fine di contenere i contagi del Covid 19.
Evitare gli spostamenti
Si rende necessario, per la propria salute e quella degli altri di evitare qualsiasi tipo si spostamento “sia in entrata che in uscita dai territori individuati e negli stessi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità per motivi di salute. Ideata dal comitato scientifico una sola area arancione onde “consentire il rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza”.
Controlli in stazioni
La direttiva comunicata ai prefetti prevede che “la Polizia ferroviaria curerà, con la collaborazione del personale delle Ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della Protezione civile, la canalizzazione dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni al fine di consentire le verifiche speditive sullo stato di salute dei viaggiatori anche attraverso apparecchi ‘termoscan’. Per ora sono solo attuati controlli sui passeggeri tramite “le autodichiarazioni”.
Controlli sulle strade
Per chi viaggia in automobile o sui Tir lungo “le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti verrà controllato dalla polizia stradale deputata a “vigilare sulla rete autostradale e sulla viabilità principale verificando le autodichiarazioni. Sulle strade ordinarie saranno previsti controlli da parte dei carabinieri e polizie municipali. Il decreto prevede comunque la “libera circolazione delle merci per non interrompere l’attività produttiva e quella commerciale”. Il che permette il transito anche nelle cosiddette ‘zone di sicurezza’ senza successiva quarantena.
Controlli in aeroporti e porti
Per chi viaggia in aereo da o dalle cosiddette ‘zone di sicurezza’ previsto negli “aeroporti delle aree dei territori a contenimento rafforzato che i passeggeri in partenza saranno sottoposti al controllo, oltre che del possesso del titolo di viaggio, anche della prescritta autocertificazione”. Mentre per chi deve andare all’estero per i “voli Schengen ed extra Schengen in partenza, le autocertificazioni saranno richieste unicamente per i residenti o domiciliati nei territori soggetti a limitazioni. Nei voli Schengen ed extra Schengen in arrivo, i passeggeri dovranno motivare lo scopo del viaggio all’atto dell’ingresso”.
Verifiche nei porti simili a quelle in atto per chi viaggia con altri mezzi. Qualora si verifichi un caso di positività su una nave la Protezione civile ha previsto quattro porti come Civitavecchia, Bari, Ancona e Ravenna dove poter attraccare per poi avviare la procedura prevista in quei casi.