Il coronavirus affonda le Borse, Milano perde oltre il 10%

L'indice Ftse Mib perde oltre il 10%, le Borse crollano in tutta Europa anche per il mancato accordo sul petrolio tra Arabia Saudita e Russia

MILANO – Il coronavirus sta danneggiando irrimediabilmente anche la nostra economia. La Borsa di Milano sprofonda dopo il boom dalle vendite. L’indice Ftse Mib ha perso oltre il 10%. il panico è legato non solo dall’emergenza sanitaria ma anche al crollo del greggio dovuto al mancato accordo nell’Opec fra Arabia Saudita e Russia. Buona parte dei titoli del listino principale crollano di oltre dieci punti percentuali: Saipem perde il 29%. Come Milano dati negativi anche nelle altre Piazze europee: Londra precipita dell’8,25%, Francoforte del 7,39%, e Parigi del 6,28%.

Milano ‘bloccata’

Undici titoli del principale listino milanese non riescono a fare prezzo per eccesso di ribasso.  I big del listino ci hanno messo quasi mezz’ora per entrare agli scambi e gran parte sono stati sospesi con ribassi che raggiungono il 16% per Fca e Unicredit. La Borsa di Milano in apertura era impallata con il -4% dalle vendite. Buona parte dei titoli del listino principale non riusciva a fare prezzo segnando crolli teorici di due cifre con Saipem in testa (-29%). Nel resto del mondo la situazione è analoga. Lo spread fra Btp e Bund schizza a 216 punti contro i 178 della chiusura di venerdì. Il rendimento del decennale raggiunge l’1,3%.

Il prezzo del petrolio

Il mancato accordo con la Russia, ha determinato la decisione dell’Arabia Saudita di aumentare la produzione e di tagliare il costo del petrolio. Dopo una minima stabilizzazione le quotazioni sono crollate nella tarda mattinata: al Nymex il barile è finito a 27,61 dollari, scontando una perdita del 33,12%, superando addirittura i minimi registrati nel 1991. Il Brent sta cedendo quasi un terzo del suo valore: -30,31%, a 31,55 dollari. Il gigante petrolifero saudita Aramco che ieri era sceso sotto il prezzo dell’Ipo, lascia sul terreno un 10%. Il calo ha affondato anche le borse dei paesi del Golfo. I listini di Arabia Saudita, Dubai Abu Dhabi, Qatar e Kuwait, già in difficoltà, accusano perdite fra il 7 e il 9%.

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