Calano i contagi, Borrelli: 880 positivi in più. E’ l’incremento più basso registrato dal 10 marzo. In un giorno contati 604 decessi

Il bollettino quotidiano diramato dal dipartimento della Protezione civile. Ieri l'aumento era di 1.941 casi

ROMA – Calano i contagi: rispetto a ieri sono 880 in più i positivi al Covid-19. Ieri, invece, era stato registrato l’aumento di 1.941 casi. Dopo diversi giorni, dal 10 marzo, il dato torna sotto quota mille.

Gli attualmente positivi sono 94.067, per un totale tra guariti e deceduti, di 135.586 casi di Covid-19 nel nostro Paese. A fornire i dati forniti è stato Angelo Borrelli, capo della Protezione civile nella consueta conferenza stampa giornaliera.

Contagi in calo

Nelle ultime 24 ore i morti sono 604, in lieve diminuzione rispetto al giorno precedente, quando erano 636. In totale le vittime sono 17.127 Aumentano anche i guariti: 1555 in più, per un totale di 24.392. I ricoverati in terapia intensiva calano di 106 unità, per un totale di 3.792, 106 in meno. Stabili i ricoverati con sintomi: 28.718, comunque in calo di 258 unità.

Test sierologici non soddisfacenti al 100%

Ad affiancare Borrelli nella conferenza stampa è stato Gianni Rezza dell’Istituto superiore della sanità. L’esperto ha affrontato il tema ‘test sierologici’: “C’è un gruppo di lavoro del Cts di cui fa parte anche l’istituto S. Matteo di Pavia. Non servono a fare diagnosi, la diagnosi si fa con il tampone. Il test sierologico serve a capire chi ha gli anticorpi. Fino ad ora le caratteristiche dei test che sono stati valutati non sono stati del tutto soddisfacenti. La sensibilità non era al 100% e si sta valutando. Anche quello dell’istituto S.Matteo di Pavia si sta valutando”.

Trattato anche il tema immunità: “Su quanto sia protettiva e duratura c’è da studiare. Io penso lo sia, per analogia con altre malattie infettive, ma non c’è sufficienti follow up”.

Nelle Rsa sottostima indubbia delle morti

La preoccupazione che i dati raccolti finora non abbiano tenuto di quanto accaduto nelle residenze per gli anziani: “Vediamo molti focolai in residenze assistite. L’istituto ha attivato una linea progettuale, abbiamo fatto una conferenza stampa la scorsa settimana sull’argomento. Abbiamo una popolazione anziana ad alto rischio. Abbiamo una sottostima nel numero dei decessi nelle Rsa – ha chiarito Rezza – che deriva dal fatto che non viene fatto in alcuni casi il tampone, non viene eseguito il test e le morti vengono attribuite al Coronavirus solo col tampone positivo. La sottostima è indubbia”. “Purtroppo sappiamo di molti casi di operatori sanitari risultati positivi e sono scoppiati focolai nelle Rsa, che hanno portato a veri e propri cluster. Va posta grande attenzione, vanno fatti interventi d’urgenza. Fare i test mirati a persone con sintomi è importante. Cerchiamo di essere tempestivi sui focolai nascenti: è la maniera migliore per contenerli”.

L’utilizzo delle mascherine

In merito alle mascherine, ha aggiunto Rezza, “è un discorso molto complesso”. “Uso mascherina? Io – ha proseguito l’epidemiologo –le dico che se vado per strada non uso la mascherina, se entro in un luogo chiuso e non c’è distanza sociale sufficiente tendo a utilizzarla, ma la misura principe è il distanziamento sociale”.

Il distanziamento sociale va mantenuto

“Speriamo di assistere ad una flessione, ma dobbiamo essere cauti. Questo virus resterà nella popolazione, non arriveremo a zero tra 2 settimane, servirà una dura lotta. Forse una prima battaglia la stiamo vincendo, speriamo sia duratura. Ma serve continuare rigorosamente tutte le misure di distanziamento sociale”, ha aggiunto. “Con il virus dobbiamo ingaggiare una dura lotta. Non è che se arriviamo a zero fra una settimana o qualche settimana allora ‘tana libera tutti’. Le regole di distanziamento sociale vano mantenute”.

Protezione civile: raccolti oltre 110 milioni

A snocciolare i dati delle donazioni è stato Borrelli: “Nel conto corrente dedicato della Protezione civile sono confluite donazioni per più di 110 milioni. C’è stata grande generosità di grandi e piccoli donatori, sono stati spesi oltre 19,5 milioni per ventilatori e Dpi”.

Le decisioni spettano al governo

Su fase 2 e restrizioni di allentare il capo della Protezione civile non si bilancia: il comitato tecnico scientifico fornirà una consultazione al presidente del Consiglio. “Molti ministri hanno avuto con il comitato tecnico scientifico. E’ una riunione interlocutoria e che rimane confinata a una consultazione. La decisione spetterà all’autorità politica, spetterà al Consiglio dei ministri prenderla e comunicarla. Sono convinto che le informazioni saranno finite al più presto”.

(LaPresse)

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