TORINO – Mai così tanti in un giorno: 4.693 guariti dal coronavirus. Ieri erano stati 2311. Si apre con un dato decisamente confortante l’ultima conferenza stampa della Protezione Civile sull’evoluzione dell’emergenza in Italia (“Ci stiamo avviando verso una nuova fase”, ha detto Angelo Borrelli). Un’accelerata che porta a 75.945 il totale dei pazienti guariti.
Cala, fortunatamente, anche il numero dei decessi giornalieri, mentre non è mai stato così basso il rapporto tra nuovi contagi e tamponi effettuati (+68.456). Insomma, per usare le parole di Luca Richeldi, membro del comitato tecnico-scientifico, “il quadro che abbiamo oggi è molto confortante. La diffusione del virus è rallentata, la pressione sul servizio sanitario si è ridotta. Negli ultimi 15 giorni di lockdown – ha sottolineato – abbiamo dimezzato il numero dei deceduti, raddoppiato il numero dei guariti, ridotto della metà i ricoverati in terapia intensiva e ridotto significativamente il numero dei ricoverati”. In sintesi, “stiamo andando nella direzione giusta”.
Sono invece 1872 i nuovi contagi, che issa il totale dall’inizio dell’epidemia a 205.463 (ieri l’incremento era stato di +2.086), contando guariti e decessi. I soggetti attualmente positivi sono 101.551, -3.106 in un giorno. Si conferma il calo dei ricoverati in terapia intensiva: 1694, con 101 letti liberati nelle ultime 24 ore. I pazienti ricoverati con sintomi sono attualmente 18.149, con un decremento di 1.061 pazienti rispetto a ieri. 81.708 persone, pari al 80% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Da registrare purtroppo altri 285 morti, contro i 323 di ieri, che portano il numero complessivo a 27.967.
Entrando nel dettaglio delle regioni, è sempre la Lombardia a contare il maggior numero di casi: 36.211. Il quadro però sta migliorando e gradualmente assestando sulla scia dei dati nazionali: i nuovi contagi passano da 786 a 598. Seguono Piemonte (15.493, ma oggi si è registrata una salita), Emilia Romagna (9.563) e Veneto (8.147). “Oggi 6 regioni non riportano decessi, e 9 regioni contano meno di 10 decessi giornalieri”, è un altro dato messo in evidenza da Richeldi, che ha aggiunto: “Siamo pronti e più consapevoli della sfida che ci aspetta nelle prossime settimane e nei prossimi mesi”.
Ottimismo evidenziato anche nelle parole di Borrelli, interpellato su possibili timori in vista della ripartenza dei trasporti del 4 maggio. “Preoccupato? Assolutamente no, c’è bisogno di grande senso civico. Bisognerà muoversi in caso di reale esigenza e continuare a rispettare il distanziamento. Se tutti quanti rispetteremo le regole – ha aggiunto – riusciremo a governare la situazione”. Anche nella sospirata fase 2, dunque, vietato abbassare la guardia. (LaPresse)