Coronavirus, più di mille i positivi al test in Italia. Scuole chiuse in tre regioni e partite rinviate. Primo caso in Friuli Venezia Giulia

Da domani partirà il decreto a firma Conte che prevede l’annullamento delle ‘zone gialle’ con le città che avranno la stessa valenza delle regioni colpite seguendo dunque le stesse modalità restrittive

Foto Claudio Furlan - LaPresse Nella foto: mascherine in metropolitana

ROMA – Sono più di mille i positivi al test in Italia. Una cifra che cresce giorno per giorno e fa capire quanto il Governo sia partito in ritardo nell’adozione delle modalità restrittive. Ad oggi sono 1040 le persone affette da Coronavirus, 50 i pazienti guariti e 29 i decessi.

Partire rinviate

Intanto Juve Inter è stata rinviata al 13 maggio così come le altre quattro partite del weekend che avrebbero dovuto disputarsi a porte chiuse.

Scuole chiuse

Mentre in tutte le altre regioni che hanno sottoscritto l’ordinanza unica nazionale le scuole domani torneranno a regime, nelle cosiddette ‘zone rosse’ resteranno chiuse fino all’8 marzo come Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna, oltre che in città come Savona e Pesaro-Urbino. Riapriranno in Piemonte mercoledì 3 così come in Friuli Venezia Giulia e Marche. E proprio in Friuli Venezia Giulia è stato segnalato il primo caso a Gorizia: il paziente attualmente non versa in gravi condizioni ed è stata posta in isolamento.

“La Provincia di Savona vedrà applicate ancora le limitazioni valide oggi per tutta la Liguria – ha dichiarato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – con le scuole chiuse, mentre le altre province della Liguria torneranno ad essere assimilate alle aree simili del resto del Paese, senza limitazioni.

Decreto Conte

Domani partirà il decreto a firma Conte che prevede l’annullamento delle ‘zone gialle’ con le città che avranno la stessa valenza delle regioni colpite seguendo dunque le stesse modalità restrittive. Ma c’è disaccordo nella riunione svoltasi alla Protezione civile con premier e ministri sui fondi stanziati per l’emergenza Coronavirus. “Troppo poco” lamenta la Lombardia. E Conte risponde che già ieri sera il Cdm “ha approvato misure di immediato impatto per le situazioni più critiche, tra cui ad esempio la previsione della cassa integrazione ordinaria e in deroga. Ma non ci accontenteremo, ricordando che “il Governo stava già lavorando, prima dell’emergenza coronavirus, a una terapia d’urto, a un complessivo provvedimento di rilancio del Paese”. Per cui “Non ci fermiamo qui”

La situazione

In Lombardia la situazione sembra migliorare: “Ci sono sessanta guariti, con tampone negativo, e gli accessi giornalieri in ospedale continuano a diminuire – ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera – Siamo a 615 tamponi positivi realizzati su un totale di 5.723 realizzati, circa il 12%. Abbiamo 256 pazienti ricoverati, più 80 in terapia intensiva, meno rispetto ieri. Siamo a 23 decessi, tutte persone anziane e con patologie. Stiamo interloquendo con il governo per inserire la possibilità di assunzione di pensionati, sia medici che infermieri. Abbiamo bisogno di personale specializzato. E il Vice Ministro al Mef, Laura Castelli. aggiunge: “Chiederemo al Parlamento l’autorizzazione a scostarci dai saldi di bilancio, anche in deficit, per contrastare la battuta d’arresto che la nostra economia può subire. Chiederemo il sostegno di tutti i Gruppi parlamentari. Nel Dl a cui stiamo lavorando, ci saranno misure a beneficio dell’intero Paese, dal sostegno all’export e promozione dell’Italia nel Mondo, lo sblocco immediato e la cantierizzazione degli investimenti, crediti d’imposta e maggiore liquidità per le imprese”.

Marito e figlia contagiati

“Ad oggi i primi test effettuati risultano positivi per il marito della donna e uno dei due figli – si legge nel bollettino medico dell’istituto Spallanzani relativamente a due dei componenti della famiglia della donna -. Il test è stato confermato anche dall’istituto superiore di sanità. Hanno lievi sintomi anche il marito e un figlio della donna risultata positiva”. E Niccolò torna ad abbracciare i suoi: “E’ un momento emozionante, finalmente lo riportiamo a casa – ha detto la mamma del ragazzo di Grado bloccato per due volte in Cina perché contagiato dal Coronavirus”.

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