NAPOLI (Tommaso Barra) – Basta un niente per passare da un campionato straordinario a una stagione deludente. Il che, a 10 giornate dal termine della massimo torneo nazionale, appare una valutazione piuttosto affrettata. Ma l’Italia pallonara, nel giro di due settimane, ha completamente cambiato la prospettiva con la quale inquadrare la corsa scudetto. Certo, il Napoli ha perso 5 punti nei confronti della Juventus nel giro di due partite. Da -1, i bianconeri sono passati a +4 sugli azzurri – complice la vittoria ottenuta contro l’Atalanta nella gara di recupero dello Stadium. Non solo all’ombra del Vesuvio, ma in tutta la penisola, giudizi e prospettive sono totalmente mutati. Lo si avverte tanto per strada quanto nei salotti più illustri. La Juventus ha messo la freccia e ha salutato il Napoli. Questo, in pratica, il concetto. Eppure, questo campionato è tutto tranne che finito. Dieci partite sono un’eternità, considerando che in mezzo c’è uno scontro diretto dall’esito certo non scontato. Senza fare tabelle ipotetiche, senza tracciare cammini che non possono – per la natura del calcio – essere ‘pensati’. Dieci turni, 4 punti di distacco e uno scontro diretto. Basta questo per capire che questo ‘funerale’ al Napoli è fin troppo anticipato.
