Covid, calano casi e decessi, ma risale il tasso di posivitività: é al 3,4%

Sono in calo i casi di contagio e i decessi registrati in Italia nelle ultime 24 ore: sono 5.923 i positivi accertati e 23 le vittime da covid 19.

MILANO – Sono in calo i casi di contagio e i decessi registrati in Italia nelle ultime 24 ore: sono 5.923 i positivi accertati e 23 le vittime da covid 19. Con 175.539 tamponi processati, tra antigenici e molecolari, secondo quanto emerge dal bollettino sull’andamento della pandemia del ministero della Salute, il tasso di positività si attesta al 3,4%, in risalita dello 0,4% rispetto a ieri.

Continuano ad aumentare i ricoveri. Rispetto a ieri, ci sono 6 pazienti in più in area critica e 34 in più nei reparti ordinari. In totale nelle terapie intensive sono ricoverati 472 pazienti, mentre, in area non critica sono 3.767. I guariti dal covid nelle ultime 24 ore sono 4.382 che portano il totale di persone che hanno superato la malattia a 4.220.924. In Italia, il totale degli attuali positivi è di 134.938: 1.517 in più rispetto al giorno precedente.

Resta la Sicilia la regione in Italia con il più alto numero di contagi registrati: sono 1.350 i nuovi positivi e 6 i decessi. Sono 704 in totale i ricoverati, di cui 84 in terapia intensiva: sono 6 gli ingressi del giorno nei reparti di area critica. Il totale dei positivi sull’isola è di 23.460, di cui 22.672 in isolamento domiciliare.

Sul fronte dei vaccini, in Italia, sono 75.194.688 le dosi il totale delle dosi somministrate dall’inizio della campagna di immunizzazione. E da domani, in Puglia, prenderanno il via delle corsie preferenziali, in vista della riapertura delle scuole, per vaccinare i ragazzi che, ad oggi, non hanno ricevuto nemmeno una dose. Corsie dedicate agli studenti, scuola per scuola, per accelerare e completare la campagna dedicata ai ragazzi.

Su Facebook, Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria torna a parlare di obbligatorietà vaccinale e dice: “O Cambia la musica oppure obbligo vaccinale da settembre. L’Italia non può richiudere per la negligenza di qualcuno”. Per Toti, “non è più l’ora di temporeggiare né di incertezze, tanto meno di messaggi ambigui”.

“Non possiamo rimanere schiavi di superstizioni, di battaglie di retroguardia e men che meno di meschini giochi politici, di chi strumentalizza e sfrutta per interesse una vera e propria macchina di insulti organizzata sui social da pochi fanatici no-vax – dice – Se entro la settimana prossima non avremo un sufficiente numero di prenotazioni per il vaccino e i numeri non saranno cambiati sarà il caso di passare all’obbligo vaccinale per alcune categorie”.

di Laura Pirone

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