Covid, Coldiretti: con lo stop delle mascherine il risparmio è di 40 milioni

Non solo aria di libertà per tutti ma anche taglio dei costi per le imprese con la fine dell’obbligo delle mascherine, che fa risparmiare almeno 40 milioni di euro nelle campagne nel secondo semestre dell’anno, in cui si concentrano le attività di raccolta della verdura e della frutta oltre alla vendemmia e alla raccolta delle olive

Mascherine (Foto Claudio Furlan - LaPresse)

MILANO – Non solo aria di libertà per tutti ma anche taglio dei costi per le imprese con la fine dell’obbligo delle mascherine, che fa risparmiare almeno 40 milioni di euro nelle campagne nel secondo semestre dell’anno, in cui si concentrano le attività di raccolta della verdura e della frutta oltre alla vendemmia e alla raccolta delle olive. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti del superamento dell’obbligo di indossare la mascherina all’aria aperta nel rispetto del distanziamento a partire dal 28 giugno. Una scadenza importante – sottolinea la Coldiretti – per circa un milione di lavoratori nelle campagne dove gran parte delle attività si svolge all’aria aperta con la possibilità di rispettare le distanze. Proprio perché spesso in aree isolate e con ampi spazi all’aperto – continua la Coldiretti – le fattorie italiane sono forse i luoghi più sicuri per difendersi dal contagio.

Non è un caso che – precisa la Coldiretti – riguardano l’agricoltura appena lo 0,3% delle 156.766 denunce di infortunio da Covid-19 al lavoro registrate dall’Inail in Italia al 28 febbraio 2021. Si tratta – evidenzia la Coldiretti – della percentuale più bassa di contagi tra le diverse attività mentre la percentuale in industria e servizi è del 97,6%. Anche per questo il 17% degli italiani ha scelto di trascorrere le vacanze estive 2021 in campagna, parchi naturali e oasi, tra verde ed enogastronomia, coniugando la voglia di normalità con la garanzia di stare in sicurezza senza rischiare gli affollamenti, secondo l’indagine Coldiretti/Notosondaggi sui cittadini che hanno deciso la destinazione delle ferie.

La campagna è diventata così la seconda meta delle vacanze subito dopo il mare – sottolinea Coldiretti – proprio per effetto dell’emergenza sanitaria che ha fatto cambiare i programmi di una fetta consistente della popolazione nazionale. Gli agriturismi, peraltro, spesso situati in aree rurali in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse – conclude la Coldiretti – le mete turistiche dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.

(LaPresse)

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