BRUXELLES – La ripresa è in atto e sarà particolarmente forte nella seconda metà dell’anno. La reazione molto veloce e forte delle istituzioni Ue e di conseguenza dei singoli Paesi ha attutito le conseguenze di un 2020 drammatico per l’economia reale. Naturalmente dietro a questi numeri ci sono ferite molto gravi da rimarginare. Penso al lavoro di giovani e donne o a settori tuttora in crisi nel commercio, nel turismo, nella ristorazione e nella cultura”. Così il commissario Ue agli Affari Economici, Paolo Gentiloni, in un’intervista al Messaggero. E riguardo all’Italia “potrebbe avere un buon livello e godere in particolare di una ripresa forte – spiega – però ripeto il tasso di crescita è importante: il Fmi per l’Eurozona ha parlato di un tasso di crescita del 4% numeri che non vedevamo dal secolo scorso in Europa. Ma tutto ciò deve corrispondere a una economia più verde e una crescita che non sia solo una fiammata dopo la caduta”.
(LaPresse)