LONDRA – Il Regno Unito è piegato dalla quarantena di massa in quella che è stata definita la ‘Pingdemic’: supermercati vuoti, pub e ristoranti chiusi, trasporti cancellati. Basta venire in contatto anche lontanamente con qualcuno che è risultato positivo al virus e sul telefonino, tramite la app apposita, arriva il segnale, il ‘ping’, che bisogna mettersi in isolamento. Per cercare di allentare la pressione, soprattutto per quanto riguarda l’approvvigionamento alimentare, il governo britannico ha deciso di esentare più di 10mila lavoratori dalla quarantena. Nei giorni scorsi, infatti, i supermercati non riuscivano a rifornirsi adeguatamente, perché i camionisti non potevano lavorare perchè obbligati a restare a casa. Risultato? Carenza di personale e scaffali vuoti e consumatori nel panico tanto che persino l’esercito è in allerta, pronto ad intervenire nel caso in cui dovesse verificarsi una situazione critica di a per l’approvvigionamento di beni alimentari.
Ieri sera, a seguito della crescente pressione dei rivenditori sempre più irritati dal blocco, Downing Street ha delineato i piani per i test giornalieri anti-Covid dei lavoratori dell’industria alimentare che consentiranno effettivamente a coloro che risultano negativi di continuare a lavorare anche se sono stati a contatto con un positivo. Come ha spiegato il ministro britannico per l’Ambiente, George Eustice, sono stati identificati circa 500 tra depositi di supermercati e aziende nella produzione alimentare, cui può essere applicato un programma alternativo all’autoisolamento. La mossa, insieme a un limitato allentamento delle regole di autoisolamento per i ‘lavoratori critici’ in altri settori chiave e nei servizi pubblici vitali, è avvenuta tra le crescenti preoccupazioni all’interno del governo sull’impatto del cosiddetto ‘pingdemic’ su molti settori chiave della l’economia britannica. Soprattutto in un momento in cui i contagi continuano a crescere: secondo i dati si stima che i positivi potranno aumentare fino a 100.000 casi al giorno quest’estate; di conseguenza il numero di persone sottoposte a ‘ping’ dall’app sembra destinato inevitabilmente a crescere, potenzialmente fino a oltre 1 milione a settimana.
Ad oggi, si calcola che oltre 26 milioni di persone abbiano scaricato l’app in Inghilterra e Galles, circa la metà della popolazione adulta, da quando è stata lanciata lo scorso settembre. E si stima che siano un milione e 700 mila i lavoratori costretti alla quarantena: e fra di loro ci sono anche il primo ministro Boris Johnson e il leader dell’opposizione laburista, Keir Starmer. Per ovviare all’isolamento, negli ultimi giorni molti cittadini hanno deciso di disinstallare l’app di tracciamento; altri invece, soprattutto in ambiente ospedaliero, scelgono di disattivare il Bluetooth quando si recano in aree in cui potrebbero potenzialmente venire a stretto contatto con un positivo. Da più parti si chiede che chi è completamente vaccinato sia esentato dalla quarantena, ma il governo è stato irremovibile: il sistema attuale rimarrà in vigore fino al 16 agosto, con alcune alcune esenzioni come quelle concesse oggi.
LaPresse