TRENTA – Nel 2020, nonostante il lockdown, in Trentino Alto Adige 500 milioni di euro sono stati ‘bruciati’ nelle 2.500 slot machine presenti sul territorio e nelle 365 sale scommesse legali. A conti fatti, in regione si sono spesi 1.353 euro a testa.
“E’ un dato che non tiene conto dei giochi d’azzardo on line che ancora sono impossibili da quantificare”, commenta Laura Tabarelli, vice sindaca del comune trentino di Cembra Lisignago che, a fronte di mezzo milione di euro giocati su una popolazione complessiva di 2.327 abitanti, ha deciso di intraprendere una piccola guerra contro l’azzardo. “Venerdì faremo un incontro informativo grazie al contributo dell’associazione ‘Avviso pubblico’ – dice Tabarelli -. Le fasce più delicate sono gli anziani, soprattutto di genere femminile.
Abbiamo il dovere di dire game over”.
(LaPresse)