Covid, la variante Delta spaventa l’Europa ma l’Ema rassicura: “Due dosi proteggono”

In Italia curva epidemica ancora in calo: 882 contagi e 21 decessi nelle ultime 24 ore

Exterior view of the European Medicines Agency, EMA, in Amsterdam's business district, Netherlands, Tuesday, April 20, 2021. Experts at the European Medicines Agency are preparing to present the conclusions of their investigation later on Tuesday into possible links between the Johnson & Johnson coronavirus vaccine and very rare cases of unusual clotting disorders detected in the U.S. (AP Photo/Peter Dejong)

ROMA – La variante Delta spaventa l’Europa che torna a registrare un aumento dei casi Covid anche a causa della ex indiana, più contagiosa, ma con i vaccini che dovrebbero fermare un’eventuale nuova ondata se somministrati in doppia dose.

Oms: “Dopo 10 settimane tornano a crescere i casi in Europa”

Il quadro della pandemia comincia ad avere molti chiaroscuri, almeno nel Vecchio Continente. L’Organizzazione mondiale della Sanità ha infatti confermato che, dopo 10 settimane di calo, in Europa si è assistito a un aumento del 10% del numero di infezioni nell’ultima settimana a causa dell’”incremento, dei viaggi, dei raduni e dell’allentamento delle restrizioni sociali”, come ha precisato il direttore per l’Europa dell’Oms, Hans Kluge.

Sotto accusa la variante Delta che, secondo l’esperto, potrebbe diventare dominante entro agosto in 53 paesi ma che potrebbe essere sconfitta se – precisa Kluge – le persone “rimarranno disciplinate” e si accelererà con i vaccini. L’arma vincente rimane sempre la stessa, i vaccini già approvati dall’Ema. La stessa Agenzia europea del farmaco è tornata a ribadire che “i quattro vaccini approvati sembrano proteggere da tutte le varianti, compresa la variante Delta” e che “le evidenze che abbiamo mostrano che due dosi di vaccino proteggono dalla variante Delta e che gli anticorpi sono capaci di neutralizzarla”, come ha specificato il responsabile della task force sulla strategia vaccinale dell’Ema, Marco Cavaleri.

In Italia curva epidemica ancora in calo

Anche l’Italia si trova ad affrontare un aumento di casi di variante Delta in un quadro che tutto sommato è ancora molto positivo. Il bollettino del ministero della Salute conferma il calo della curva epidemica con 882 contagi e 21 decessi in 24 ore, un tasso di positivi su tamponi praticamente stabile allo 0,46% e gli ospedalizzati in discesa con -18 i pazienti in terapia intensiva per un totale di 229 (7 nuovi ingressi) e -61 quelli in reparto per 1.532 ricoveri in tutta Italia. Scendono inoltre sotto la soglia di 50mila gli attuali positivi al Covid: con un calo odierno di -1.083 il totale delle persone alle prese oggi con il virus è di 49.358 di cui 47.597 in isolamento domiciliare.

Numeri dunque positivi ma con qualche punta di preoccupazione che inizia a filtrare: solo in Lombardia la variante Delta si attesta oggi al 10% e dovrebbe diventare prevalente nel prossimo mese, come confermato dalla stessa assessora al Welfare Letizia Moratti. Da qui la corsa ai vaccini che non dovrebbe registrare battute d’arresto. “A luglio continueremo a garantire 500mila somministrazioni di vaccini al giorno, poiché avremo a disposizione le stesse dosi di vaccini Rna di giugno”, ha confermato il generale Francesco Paolo Figliuolo, in visita a Cascia e Norcia.

(LaPresse)

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