Covid, le botteghe di San Gregorio Armeno: “Rischiamo di chiudere definitivamente”

La lettera inviata alle istituzioni nazionali e locali l'associazione di promozione sociale 'Le Botteghe di San Gregorio Armeno', presieduta da Gabriele Casillo

I presepi di San Gregorio Armeno (foto Alessandro Pone - Lapresse)

NAPOLI – “Le Botteghe storiche artigianali di via San Gregorio Armeno, date le circostanze, si trovano ad oggi in serie difficoltà economiche, addirittura si rischia la chiusura definitiva di alcune di esse, a causa dell’accumulo di spese di fitto, utenze e tasse”. Lo scrive in una lettera inviata alle istituzioni nazionali e locali l’associazione di promozione sociale ‘Le Botteghe di San Gregorio Armeno’, presieduta da Gabriele Casillo.

“La chiusura di queste antiche botteghe oltre a causare una grave perdita della tradizione artistica e culturale del centro storico di Napoli – si legge ancora -, favorirebbe la sostituzione di quest’ultime con attività di cineserie e ristorazione ponendo così fine all’unicità della famosissima Via San Gregorio Armeno”.

“I sostegni economici statali – spiegano i bottegai di San Gregorio – sono veramente irrisori per far fronte ai debiti accumulati fino ad ora e alle spese dei prossimi mesi che saranno ancora duri, pertanto si chiede, onde evitare la scomparsa di un’antica tradizione conosciuta in tutto il mondo, un aiuto concreto da parte delle istituzioni”. Le richieste degli artigiani: sgravi fiscali; sostegno economico delle spese vive di tutte le attività con un finanziamento in parte a fondo perduto e in parte a tasso agevolato.

“Questi aiuti – ribadisce Casillo -, per la sopravvivenza minima delle storiche Botteghe, porteranno un notevole beneficio sociale ed economico a tutta la comunità, in quanto, essendo via San Gregorio Armeno un attrattore naturale del turismo campano, italiano ed estero, attirerà tantissimi turisti nella città di Napoli e di conseguenza nella Regione Campania riportando l’Italia ai vertici della meta turistica di tutto il mondo”. Infine chiedono “un incontro urgente con tutte le istituzioni preposte affinché si possa trovare una soluzione prima che sia troppo tardi”.

Inoltre, a breve gli artigiani di San Gregorio Armeno contatteranno il Comune di Napoli per richiedere uno spazio nell’ex Asilo Filangieri, proprietà comunale, con l’obbiettivo “di creare un laboratorio che servirà all’insegnamento degli antichi mestieri e per realizzare, sempre all’interno dell’ex Asilo Filangieri, un museo presepiale per conservare e tramandare l’antica arte presepiale di San Gregorio Armeno, uno dei simboli della napoletanità nel mondo”.

(LaPresse)

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