Covid, l’India in sofferenza e il prezzo del petrolio cala

Con la situazione sempre più critica nel Paese, ad oggi terzo importatore al mondo, il prezzo del petrolio è in sensibile calo. E dal calo del prezzo del greggio ne approfitta l’oro

A pumpjack is pictured as the sun sets Tuesday, April 21, 2020, in Oklahoma City. Oil prices continue to drop, because very few people are flying or driving, and factories have shut amid widespread stay-at-home orders due to coronavirus concerns. (AP Photo/Sue Ogrocki)

MILANO – L’India in sofferenza causa Covid e il prezzo del petrolio cala. Con la situazione sempre più critica nel Paese, ad oggi terzo importatore al mondo, soffre anche il prezzo  del greggio, e  ne approfitta l’oro. Della situazione sembrano non risentirne Eni e Saipem, Credit Agricole Italia pagherà 12,5 euro per ogni azione. Intanto la differenza euro-dollaro si attesta su 1,20, mentre  sale l’inflazione nel Regno Unito dello 0,3% su base mensile e dello 0,7% a livello annuale nello scorso mese di marzo.

Piazza Affari

A Milano stamane in risalita Eni (+1,31% a 10,26 euro), Sapiem (+2% a 2,271 euro), di cui Intesa Sanpaolo ha alzato il target price a 2,60 euro, e Tenaris (+1,97% a 8,996 euro). Così come Leonardo (+1,11% a 6,948 euro) fresco di acquisto di una quota pari al 30% del capitale sociale di GEM elettronica ( società italiana specializzata in 3D di piccole e medie dimensioni, sensori elettro-ottici e sistemi inerziali per il settore marittimo, avionico e terrestre).

Dollaro stabile

In mattinata il dollaro resta stabile sulla moneta europea scambiando a 1,20227 (-0,09%). Secondo la  Goldman Sachs “il dollaro ha guadagnato nel primo trimestre con la rivalutazione dei tassi statunitensi, ma ci aspettiamo che la tendenza al ribasso riprenda questo trimestre, guidata da una crescita europea più rapida e oltre il breve termine, continuiamo a vedere una prospettiva strutturalmente negativa per la valuta statunitense”.

Sale inflazione in Gran Bretagna

Pochi i dati nell’agenda macro. L’inflazione in Gran Bretagna è salita dello 0,3% su base mensile e dello 0,7% a livello annuale a marzo. Il dato è in linea con il consenso degli economisti su base annua. La componente core è salita dello 0,4% su base mensile e dell’1,1% anno su anno. I prezzi di produzione output sono cresciuti dello 0,5% a livello mensile e dell’1,9% su base annuale, mentre quelli input sono aumentati dell’1,3% mese su mese e del 5,9% anno su anno.

Oggi indice richieste mutui

Alle 13 di oggi verrà pubblicato l’indice settimanale richieste mutui negli Stati Uniti (precedente: -3,7% a 667,7 punti) e alle 16:30 le scorte settimanali di petrolio (precedente: -5,89 milioni di barili a 492,423 milioni) i cui prezzi scendono per il peggioramento della situazione Covid in India, terzo importatore al mondo di greggio. In calo il Brent dello 0,21% a 66,43 dollari al barile e il Wti dello 0,27% a 62,50 dollari al barile. Se ne approfitta l’oro, in rialzo dello 0,49% a 1.787 dollari l’oncia.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome