Covid, Oms: “1 mlilione di morti da inizio anno. Gimbe: “Sui casi in Italia è l’effetto Ferragosto”

Un milione di persone, nel mondo, è morto per il covid da gennaio ad oggi. A certificarlo l'Oms, organizzazione mondiale della sanità che dice: "Non stiamo imparando a convivere con il virus visto che ci sono tante vittime". Eppure "gli strumenti per evitarlo ci sono".

© AFP/LaPresse 2019

MILANO – Un milione di persone, nel mondo, è morto per il covid da gennaio ad oggi. A certificarlo l’Oms, organizzazione mondiale della sanità che dice: “Non stiamo imparando a convivere con il virus visto che ci sono tante vittime”. Eppure “gli strumenti per evitarlo ci sono”. La richiesta ai Governi “è di fare il massimo sforzo per vaccinare tutti gli operatori sanitari, gli anziani e altri soggetti a più alto rischio, sulla strada per una copertura vaccinale del 70% per l’intera popolazione”. L’allarme vaccini arriva anche dalla Fondazione Gimbe che, nel censimento della platea che ne ha diritto, evidenzia come ci siano quasi 15milioni di over 60 che, pur potendo, non si sono ancora sottoposti alla quarta dose. Una campagna vaccinale che, evidenziano, è “clamorosamente in ritardo”. E mentre resta ancora troppo bassa la somministrazione delle quarte dosi (ne sono state somministrate solo 2,18 milioni), la curva dei contagi, in Italia, si impenna: negli ultimi 7 giorni l’aumento è stato del 18,7%. L’aumento, rileva la Fondazione, è dovuto “al verosimile aumento della circolazione virale, oltre che al ‘rimbalzo’ post ferragosto”. In termini numerici sono stati registrati 177.877 casi nell’ultima settimana rispetto ai 149.885 dei sette giorni precedenti.

Nelle ultime 24 ore, in Italia, sono stati accertati 23.438 nuovi casi di contagio. È quanto emerge dai dati del ministero della Salute. I decessi sono 84. In totale le vittime del Covid sono 175.127. Continua il calo della pressione sugli ospedali: rispetto al giorno precedente nei reparti ordinari ci sono 166 pazienti in meno, mentre nelle intensive la riduzione è di 5 pazienti. La media settimanale, evidenziata dal Gimbe, è di un calo del 15,1% in area critica e del 15,5% nei reparti ordinari.

“Se nella campagna elettorale che ha monopolizzato l’informazione pubblica la pandemia ha trovato posto solo per strumentalizzazioni politiche, i dati mostrano che ci affacciamo alla stagione autunno-inverno in una situazione non favorevole”. Lo ha detto Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe. “La discesa della quinta ondata sembra essersi arrestata e in piena estate la circolazione virale rimane ancora molto elevata rispetto agli anni precedenti: al 23 agosto oltre 750 mila positivi (numero ampiamente sottostimato), un tasso di positività dei tamponi antigenici al 17,4% e una media di oltre 25 mila nuovi casi al giorno – ha affermato -. In secondo luogo, la popolazione a rischio di malattia grave è molto numerosa: al 24 agosto, prendendo in considerazione over 60 e fragili, al lordo delle persone guarite temporaneamente protette, si contano 893 mila non vaccinati, 1,91 milioni senza terza dose e 14,3 milioni senza quarta dose la cui campagna di somministrazione sconta un clamoroso ritardo”.

di Laura Pirone

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome