Covid, slittano i grandi concerti. Da Ligabue a Vasco: appuntamento al 2022

Tutti spostati al prossimo anno

Vasco Rossi (Foto Carlo Cozzoli - LaPresse)

MILANO – Il settore della musica dal vivo, specialmente per quanto riguarda i grandi eventi, non vede la fine della crisi. L’emergenza Covid costringe tanti artisti a rinviare ancora le date dei loro tour, in sospeso da oltre un anno, con ricadute pesantissime sull’intero settore. Ultimi in ordine di tempo, hanno annunciato lo slittamento al 2022 delle loro performance live Luciano Ligabue, Salmo e le sette grandi artiste protagoniste del concerto ‘Una. Nessuna. Centomila’, per sensibilizzare e raccogliere fondi contro la violenza di genere (Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Gianna Nannini, Laura Pausini).

Così l’evento attesissimo ’30 anni in un (nuovo) giorno’ di Luciano Ligabue alla RCF Arena di Reggio Emilia – Campovolo, inizialmente in programma nel 2020 in occasione del trentennale della carriera dell’artista e previsto per il 19 giugno 2021, viene nuovamente rinviato, al 4 giugno 2022. Sono 100mila i biglietti già venduti, sold out. “Era nell’aria – commentato il Ligabue sui social – e ce lo aspettavamo tutti, ma l’ufficialità non lo rende meno amaro: Campovolo viene di nuovo spostato. Mi mancate, tanto. Mi manca potervi vedere in carne ed ossa, ma ancora una volta non c’è alternativa se non quella di resistere. Ancora di più la sera di quel 4 giugno ci prenderemo indietro tutti quanti quello che non avremo potuto sfogare fino allora. Continuiamo a tenere botta”.

Di pochi giorni fa l’annuncio di Vasco Rossi: tutti i live spostati all’estate prossima. “La pandemia fermerà i miei concerti ma non ferma la mia musica”, dice il rocker di Zocca, annunciando intanto che il 12 novembre uscirà il nuovo album. Lo stesso vale per Zucchero, costretto a spostare al 2022 i suoi 14 concerti consecutivi all’Arena di Verona. E poi tutti gli stadi di Cesare Cremonini, Max Pezzali, Ultimo. Niente da fare, appuntamento al 2022. Neanche da parlarne per gli artisti internazionali, che oltre alle limitazioni date dalle norme anti Covid devono vedersela anche con i problemi di spostamento. Gli ultimi a rinunciare alle date italiane sono gli OneRepublic, che riprogrammano le date di Milano e Padova per maggio 2022.

Nei giorni scorsi la notizia della riapertura parziale degli stadi per gli Europei di calcio aveva fatto chiedere ai promoter degli eventi musicali che “gli stessi criteri vengano applicati per il settore dello spettacolo e della musica dal vivo, in ginocchio da più di un anno”. E il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha garantito il suo impegno perché il pubblico possa entrare, con gli stessi criteri delle partite, anche ai concerti.

Ovvio, però, e lo sottolineano gli stessi promoter, che “questa possibile capienza, pari al 25% di quella ufficiale (con le relative prescrizioni), rende comunque impossibile la realizzazione dei grandi eventi musicali nel 2021 sia per motivi logistici che economici, di conseguenza tutti i grandi eventi previsti con ‘capienza normale’ saranno rinviati al 2022. Siamo invece pronti a creare dei ricchissimi cartelloni musicali in ogni città e/o località di richiamo turistico con capienza COVID, capienza che non può essere inferiore alle 1000 persone e DEVE poter salire sulla base dei metri quadrati a disposizione di ogni venue”. Quindi, comunque, niente da fare per i grandi concerti previsti nei prossimi mesi. Si può solo sperare in eventi più piccoli, che diano il sapore della ripartenza.

Intanto c’è chi non aspetta più e decide di puntare sullo streaming: Umberto Tozzi e Marco Masini, negli ultimi giorni, hanno annunciato i loro concerti, che saranno trasmessi in rete a pagamento.

(LaPresse)

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