Cresce l’occupazione, ma un lavoratore su 10 prende meno di 8 euro l’ora

Secondo le stime un lavoratore su 5 prende meno di 9 euro lordi, che è la soglia del salario minimo al vaglio del Senato

ROMA – Mentre governo e Pd si scontrano sulla paternità del salario minimo, spuntano le stime Istat su lavoro e disoccupazione. L’occupazione nel 2018 cresce per il quinto anno consecutivo. Gli occupati aumentano di 192 mila unità con un aumento dello 0,8%, mentre il tasso di occupazione sale di 0,6 punti percentuali arrivando al 58,5%, di 0,1 punti al di sotto del picco del 2008. Per quanto riguarda i giovani la disoccupazione è in calo di 2,6 punti percentuali (32,2%). L’aumento tra i lavoratori dipendenti riguarda “esclusivamente quelli a tempo determinato” (+323 mila, +11,9%). Dopo quattro anni di crescita calano i lavoratori a tempo indeterminato (-108 mila, -0,7%).

I dati del quarto trimestre del 2018

Non sono positivi i dati del quarto trimestre 2018, il primo utile dall’entrata in vigore del decreto Dignità. La normativa è diventata completamente operativa a novembre, il numero di persone occupate diminuisce rispetto al trimestre precedente  dello 0,2%, ovvero 36mila unità. Rispetto all’ultimo trimestre del 2017 c’è una crescita di 87 mila occupati (+0,4% in un anno), dovuta a dipendenti a termine e indipendenti (+200 mila e +12 mila). Calano i dipendenti a tempo indeterminato (-125 mila). Per l’Istat i dti di questo trimestre “riflettono il calo dei livelli di attività economica rilevato nello stesso periodo, con una flessione del Pil (-0,1%) per il secondo trimestre consecutivo, dopo quattordici trimestri di espansione”.

Lavorare a meno di 8 euro l’ora

Secondo le stime il 22% (circa uno su 5) dei lavoratori dipendenti delle aziende private (sono esclusi gli operai agricoli e i domestici) ha una retribuzione oraria inferiore a 9 euro lordi, ovvero alla soglia individuata da uno dei disegni di legge sul salario minimo in discussione al Senato. I dati arrivano dall’Inps che oggiha fornito i calori nell’audizione dalla Commissione Lavoro del Senato. Un lavoratore su 10 prende meno di 8 euro orari lordi (9%) mentre il 40% prende meno di 10 euro lordi l’ora. In definitiva solo 6 lavoratori su 10 incassano più di 10 euro l’ora.

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