Crimi contro il gruppo editoriale Gedi: “Non fa informazione, ma propaganda”

Foto Marco Alpozzi - LaPresse in foto Vito Crimi

VERONA – “Tra informazione e propaganda c’è un abisso, ma è ormai evidente che i giornali del gruppo editoriale Gedi, da Repubblica a L’Espresso, hanno valicato questo confine per passare dal fare informazione al fare mera propaganda politica. Tra un volantino di un partito qualunque e l’ultimo ‘servizio’ dedicato da L’Espresso al Movimento 5 Stelle, è difficile trovare differenze: manca solo il simbolo del partito“. Lo scrive su Facebook il senatore M5S e sottosegretario all’Editoria, Vito Crimi.

L’informazione è tutt’altra cosa e va sempre tutelata. Su questo non c’è dubbio – aggiunge -. Ma chi come Gedi sceglie di fare propaganda, non invochi il sostegno dello Stato, non parli di pluralismo e tutela dell’informazione. Non è possibile disinformare e gettare fango con una mano, e con l’altra raccogliere contributi pubblici per prepensionamenti, iva agevolata e altri aiuti statali. I soldi dei cittadini devono essere utilizzati per difendere il loro sacrosanto diritto ad essere informati, e non per riempire le tasche di un partito travestito da giornale“, conclude.  
(LaPresse)

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