Crollo della diga, le vittime salgono a 65

Secondo le autorità brasiliane il bilancio è destinato a salire perché sono ancora 297 i dispersi

LAPRESSE / AFP

BRASILIA – Continuano le ricerche dei dispersi da parte di forze dell’ordine e addetti ai lavori. Hanno fatto sapere che continueranno senza sosta ma che, al tempo stesso, più passano i giorni più diminuisce la speranza di trovare dei superstiti.

Il bilancio dopo il crollo della diga è drammatico

Intanto il bilancio delle vittime continua ad aggravarsi: secondo dati ufficiali, infatti, per il crollo della diga di Brumadinho i morti sono 65 mentre i dispersi sono ancora 297 e le speranze di trovare altre persone vive diminuisce di ora in ora. Del bacino di proprietà del gigante minerario ‘Vale’ non è rimasto praticamente più niente. Il cedimento di una diga nello Stato di Minais Gerais, nel sud-est del Brasile, ha provocato una valanga di fango inarrestabile che ha distrutto ogni cosa incontrava, case e infrastrutture. Le ricerche dei lavoratori intrappolati sono ancora in corso  e sono ufficialmente riprese dopo una breve interruzione per il possibile crollo di una seconda diga. Quel crollo, quello devastante, non ha lasciato scampo agli abitanti della zona che non si sono neanche accorti di quello che stava accadendo.

Le polemiche sulla scarsa manutenzione del sito

Ed è proprio qui che nascono le polemiche per una tragedia, secondo qualcuno, annunciata. Quando infatti la diga della miniera di ferro di Feijao ha ceduto, rilasciando 13 milioni di metri cubi di fango tossico perché composto da metalli pericolosi come mercurio e altro, la sirena che doveva lanciare l’allarme non ha suonato. Quella barriera, costruita nel lontano 1976 e a quanto pare mal controllata, ha ceduto troppo in fretta perché l’allarme potesse attivarsi. Più di qualcosa, dunque, è andato storto ed è molto probabile che centinaia di persone non abbiano nemmeno sentito arrivare l’ondata assassina. La natura, si sa, può essere devastante ma sono tante le domande che ancora ci si pone in merito al crollo della diga. Perché forse quest’ultima avrebbe dovuto essere controllata diversamente e, forse, si sarebbero evitare le conseguenze terrificanti che invece si sono verificate.

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