L’Avana (LaPresse/AFP) – Cuba: la nuova Costituzione apre la strada ai matrimoni gay. La nuova Costituzione che il parlamento cubano sta discutendo potrebbe aprire la strada alla legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso. Nell’articolo 68, il nuovo testo definisce il matrimonio come “unione volontaria tra due persone”. Non specifica il infatti sesso, ha riferito il quotidiano ufficiale Granma, facendo il punto sul dibattito dell’Assemblea nazionale. L’attuale carta, che infatti risale al 1976, limita il matrimonio a “l’unione volontaria tra un uomo e una donna”. “Sarebbe la porta aperta per promuovere la legalizzazione delle coppie dello stesso sesso”, ha scritto sul suo blog il giornalista e attivista gay Francisco Rodríguez, membro del Partito Comunista al potere.
A Cuba una nuova legge potrebbe aprire nuove porte per i matrimoni dello stesso sesso
Il progetto di riforma, ha osservato Rodríguez, include il principio di non discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale e di genere. Infatti consentirebbe di proteggere i diritti della comunità Lbgt a Cuba, a lungo discriminati”. La deputata Mariela Castro, figlia dell’ex presidente Raul Castro e direttrice del Centro nazionale per l’educazione sessuale (Cenesex), difende da anni i diritti delle donne e la comunità Lgbt. Sulla scia della rivoluzione del 1959, le minoranze sessuali furono stigmatizzate e gli omosessuali discriminati o soggetti a campi di “rieducazione”.
Nel 2010 Castro ha riconosciuto le ingiustizie commesse contro gli omosessuali
Nel 2010, Fidel Castro ha riconosciuto le ingiustizie commesse contro gli omosessuali. L’Assemblea nazionale sta lavorando a una riforma della Costituzione del 1976 con l’obiettivo, mantenendo il suo carattere socialista, di adattare il paese alla nuova era economica e sociale. Il nuovo testo, che ha 224 articoli, deve essere votato dall’Assemblea entro lunedì ed essere sottoposto a un referendum popolare prima della sua adozione definitiva.