Cultura, Franceschini: “Soprintendenza speciale per spendere bene i soldi del Recovery”

L'intervento del ministro dei Beni culturali

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse Nella foto: il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini

ROMA – “Con il Recovery dobbiamo tenere insieme due esigenze: velocizzare la realizzazione delle grandi opere ma non abbassare la guardia sulla tutela del paesaggio e del patrimonio archeologico e artistico. Per questo nascerà la Soprintendenza speciale che sarà operativa fino a tutto il 2026 e avrà la competenza sulle grandi opere e su quelle che toccano più soprintendenze. Faccio un esempio: se una linea ferroviaria attraversa il territorio tutelato da quattro soprintendenze diverse, prima era necessario il nulla osta di tutte, adesso basterà soltanto quello della Soprintendenza speciale”. Lo dice il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, in un’intervista a ‘La Stampa’.

In generale, però, soffrono di una cronica carenza di personale. “Questo è vero. L’età media del personale del ministero è molto alta, poco meno di sessant’anni, il che significa che non c’è stato un ricambio sufficiente. Il Covid ha poi aggravato la situazione, bloccando i concorsi. Però già con il decreto Brunetta abbiamo fatto delle assunzioni straordinarie. E poi in questi anni sono cambiate molte cose”, aggiunge Franceschini.

(LaPresse)

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