Dal primo luglio stop al Cashback, Patuanelli: “Un errore, si torni indietro”. Meloni: “Lo avevo detto che era un’idiozia”

Di opinione diametralmente opposta, Giorgia Meloni: “Fratelli d'Italia - ha detto - è stata l'unica forza politica a dire chiaramente da subito che Cashback e lotteria degli scontrini sono una idiozia che ci costa 4 miliardi. Un tentativo di controllare gli italiani in cambio di una elemosina

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

ROMA – “Un errore, si torni indietro”, è la risposta del capodelegazione M5S Stefano Patuanelli alla parola fine, almeno per ora, scritta sul cashback, la lotteria degli scontrini adottata dal governo per incentivare l’uso della carta elettronica. E lo dice a margine del Consiglio europeo in Lussemburgo: “L’ho detto e ripetuto ieri in cabina di regia – ha aggiunto – Mi auguro si possa tornare indietro su questa decisione”. Il cashback, secondo il penta stellato “ha stimolato l’uso dell’app Io, incentivando la digitalizzazione, e ha permesso a oltre 6 milioni di italiani di ricevere fino a 150 euro come bonus per i pagamenti elettronici realizzati. L’incentivo ha avuto un enorme riscontro, soprattutto tra i giovani ed è una misura che si ripaga da sola”.

Meloni: “Lo avevo detto che era un’idiozia”

E Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, da sempre contraria alla misura adottata dal governo, ha spiegato che “Fratelli d’Italia è stata l’unica forza politica a dire chiaramente da subito che cashback e lotteria degli scontrini sono una idiozia che ci costa 4 miliardi. Un tentativo di controllare gli italiani in cambio di una elemosina. Ora ci è arrivato anche il governo Draghi. I quasi 2 miliardi risparmiati siano ora destinati ad attività e lavoratori colpiti dalla crisi e dalle chiusure, come avevo chiesto di fare al premier in una lettera inviata il 3 marzo scorso. Come sarebbe dovuto essere in una Nazione normale”.

I dati

Sempre secondo Patuanelli i riscontri sui consumi “avrebbero raggiunto i 14 miliardi entro fine 2022 con 2,5 miliardi di nuove entrate per lo Stato e senza introdurre nessuna nuova tassa. Fino ad oggi, sono 8,9 milioni i cittadini che hanno aderito con un totale di 784,4 milioni di transazioni e 16,4 milioni di strumenti di pagamento attivati. Di fatto – continua – si sceglie inopinatamente di tornare al passato, invece di sostenere un programma anti-evasione che sta funzionando. Questa battaglia, evidentemente, non interessa ad altre forze politiche, abituate a riempirsi la bocca di lotta all’evasione senza mai passare ai fatti. Ci auguriamo – ha concluso – che si torni indietro sulla decisione presa in Cabina di Regia”.

Bernini: “Decisione di buonsenso”

Dunque da domani sera niente più cashback. A deciderlo la Cabina di Regia cancellando, di fatto, l’operazione prevista per il secondo semestre dell’anno. Decisione, secondo la presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini “di buonsenso che farà risparmiare più di mezzo miliardo alle casse dello Stato, e il nostro auspicio è che si tratti di uno stop definitivo, perché si tratta di una misura demagogica i cui costi hanno ampiamente superato i benefici. E pensare – ha aggiunto l’esponente forzista – che il governo Conte lo aveva perfino inserito nel Pnrr nonostante la Banca centrale europea, oltre che le associazioni dei commercianti, avesse espresso critiche molto circostanziate a un provvedimento che ha innescato tra l’altro la corsa di migliaia di furbetti intenti a frazionare lo stesso pagamento in più operazioni per avere diritto al maxi rimborso finale. Col super premio di fine giugno calerà dunque il sipario sul Cashback, ed è il finale che Forza Italia auspicava da tempo”.

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