Ddl Anticorruzione, Bartolozzi (Fi): “Certa magistratura plaude allo stop della prescrizione”

“Non mi sorprendono affatto le dichiarazioni di certa Magistratura Inquirente. Sulla modifica del regime della prescrizione. Come infatti nottetempo proposta dal Movimento 5stelle

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 14-06-2018 Roma Politica Senato. Relazione sull'attività svolta nell'anno 2017 dall'Autorità Nazionale Anticorruzione Nella foto Raffaele Cantone Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 14-06-2018 Roma (Italy) Politic Senate. Report on 2017 Anac activity In the pic Raffaele Cantone

ROMA (LaPresse) – Ddl Anticorruzione, Bartolozzi (Fi): “Certa magistratura plaude allo stop della prescrizione”. “Non mi sorprendono affatto le dichiarazioni di certa Magistratura Inquirente. Sulla modifica del regime della prescrizione. Come infatti nottetempo proposta dal Movimento 5stelle. Le stesse che hanno plaudito al ddl anticorruzione. Ampliare oltremodo gli strumenti investigativi. Utilizzando una figura ibrida di agente infiltrato. Rendere sine die i tempi delle indagini preliminari. Ove matura sovente la prescrizione. Invece di intervenire sull’obbligatorietà dell’azione penale e sulla “responsabilizzazione” dell’Organo inquirente. Significa incidere, in maniera irreversibile, sui principi di diritto sui quali si fonda un Paese liberale e democratico. Ed il caso della Diciotti ne è ultimo esempio emblematico. Comunque si concluda la vicenda giudiziaria”. Così Giusi Bartolozzi, FI, segretario della commissione Giustizia della Camera.

Ddl Anticorruzione, Bartolozzi (Fi): “Certa magistratura plaude allo stop della prescrizione”

“L’imputato, condannato o meno che sia, ancora presunto innocente sino a sentenza definitiva. Dovrà così sopportare l’inoperosità del sistema giustizia. E che dire delle parti civili che dovranno attendere decenni prima di essere ristorate? Occorre mettere mano alla riforma della Giustizia. E quindi alla separazione delle carriere dei magistrati. Noi siamo pronti. E confidiamo che la Lega ci segua per il bene del popolo italiano”, così conclude.

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