NAPOLI – Questione di stile. Quando un fan si avvicina per un autografo, per una foto con una persona famosa, è da gentiluomini sentirsi onorati e concedersi con un sorriso. Ancor di più se a chiederlo è un bambino. Non tutti, però, fanno così. E Aurelio De Laurentiis non si è comportato da gentiluomo. Il presidente del Napoli, domenica, si trovava al supermercato Etè a Torrione, Salerno. Spesso il patron azzurro è stato avvistato in queste situazioni nel corso dell’estate. Poco presente nel calciomercato, molto di più tra i banchi alimentari. Mentre era nel corridoio degli scaffali della pasta, il presidente si è visto avvicinare da una bambina. Camilla, occhi azzurri, sette anni, in mano un pallone originale del Napoli. Inevitabile la richiesta di una foto con il presidente.
Il rifiuto alla bimba: “Se la faccio con te devo farla con tutti”
Lui, un po’ a sorpresa, risponde di no. Davanti alla delusione della bambina prova a giustificarsi. “Se la faccio con te, devo farla con tutti”. E si allontana. Lasciando sconcertati anche i genitori della piccola. In un momento in cui la popolarità del presidente partenopeo, contestato duramente dalle curve nel corso della partita al San Paolo contro il Milan, è ai minimi termini, anche gesti semplici potrebbero aiutarlo ad avvicinarsi un po’ al popolo azzurro. E invece, dopo gli insulti a una parte della tifoseria, gli attacchi di ogni genere al Comune, il famoso “sono io il vostro Cavani”, e l’acquisto del Bari nel giorno del ‘compleanno’ del Napoli, arrivano anche i no alle piccole tifose che chiedono soltanto una foto con lui. Questione di stile.